Cinema Komunisto
Documentario che fa viaggiare attraverso i resti dell'industria cinematografica di Tito, esplorando l'ascesa e la caduta dell'illusione cinematografica chiamata Jugoslavia.
Utilizzando rare riprese tratte da decine di film jugoslavi dimenticati, così come inediti materiali d'archivio provenienti da set di film e proiezioni private di Tito, “Cinema Komunisto” ricostruisce la narrazione di un Paese, le storie raccontate sullo schermo e quelle nascoste dietro di esso.
Introduce LUISA CHIODI, direttrice di Osservatorio Balcani e Caucaso
Serbia, 2010
Titolo originale: Cinema Komunisto
Genere: Documentario
Durata: 100'
Regia: Mila Turajlic
Josip Broz, meglio noto come Tito, era un cinefilo incallito. Al tempo del suo incarico come proiezionista presso la residenza del maresciallo, Aleksandar Leka Konstantinovic gli ha mostrato ben 8801 pellicole in trentadue anni. Tito commentava a penna le sceneggiature, subiva il fascino di John Wayne e Kirk Douglas, e per interpretare se stesso volle niente meno che Richard Burton. Dai sovietici aveva compreso l'importanza del cinema come arma di propaganda e non badò a spese per edificare la mitologia della guerra partigiana della Jugoslavia contro il nemico nazista.