Come in giostra volar...
Forum Trentino per la Pace e i Diritti Umani, Centro scervizi culturali Santa Chiara, in collaborazione con Provincia Autonoma di Trento (Servizio Cultura), Ufficio di Presidenza Regione Autonoma Trentino-Alto Adige, Fondazione Museo Storico del Trentino, Muse - Museo delle Scienze
invitano:
Come in giostra volar
Lo sguardo inquieto sul nostro tempo
A conclusione del percorso Nel limite. La misura del futuro proposto dal Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani, una serata in forma di spettacolo dedicata al poeta Andrea Zanzotto.
La serata in forma di spettacolo del 6 aprile 2013 al Teatro Sociale di Trento sarà levento conclusivo del percorso annuale del Forum Trentino per la Pace e i Diritti Umani dal titolo Nel limite. La misura del futuro, in omaggio alla figura di Andrea Zanzotto. Lintenzione, certamente ardua è quella di far vibrare, intrecciando conversazioni con ospiti/testimoni deccezione, brani musicali e interventi teatrali, alcuni temi forti ricorrenti nellopera e nella parola poetica di uno dei giganti della letteratura del nostro tempo. Nessuno meglio del poeta di Pieve di Soligo ha raccontato la progressiva scomparsa del senso dellumano e con essa, conseguentemente, la disarticolazione dellidea di armonia nei paesaggi esteriori e interiori.
la me pias anche in sci
l'è perché sta cità ghe lu denter in di occ
de quan s'eri un fiulin.
E l'ho vista dal tram. Tacà sul respingent
Come in giostra volar
Propi in sci ve la vori cantà
Le parole di un brano straordinario di Enzo Jannacci (Ohé! Sun chì!) ci raccontano di una città come Milano che negli anni cinquanta accoglieva una parte importante dellimmigrazione meridionale. La città vista con gli occhi di un fiulin, così grande e piena di luci da sembrare una giostra. I giochi dei bambini, nelle strade e sui respingent dei tram. Ci racconta altresì come nellarco di cinquantanni questo nostro Paese sia cambiato in profondità, rendendo questo affresco oggi pressoché inimmaginabile. E, a guardar bene, attraverso il passaggio dalla società rurale a quella industriale e successivamente al modello post industriale fatto di capannoni e di centri commerciali, di come è cambiato il paesaggio intorno a noi. E noi dentro il paesaggio. Nel gorgo di un tempo privo di elaborazione collettiva e di memoria si sono smarrite identità, sono cresciuti lo spaesamento e con esso solitudini e paure. Di questo cambiamento profondo, di un presente complesso e un futuro incerto, Andrea Zanzotto è stato uno straordinario narratore attraverso la forza della poesia. Poesia che, nei passaggi cruciali, si conferma malgrado internet lo strumento più efficace per sferzare le coscienze. Zanzotto leggeva questo tempo non con lo sguardo accusatore del demiurgo, ma con lamara ironia di chi vive la contraddizione, nella consapevolezza che ciascuno è al tempo stesso vittima e carnefice. Per questo il suo messaggio ci è sembrato capace di indagare più di ogni altro il significato del limite che come Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani abbiamo sviluppato lungo un intero anno di incontri, riflessioni, pensieri. Dopo Cittadinanza Euromediterranea, il percorso Nel limite. La misura del futuro ci ha permesso di declinare la pace e i diritti umani non solo attraverso le guerre per laccaparramento delle risorse (lacqua, il petrolio, la terra ), ma anche indagando il delirio dello sviluppo senza limiti e delle magnifiche sorti e progressive di cui ci aveva parlato Giacomo Leopardi (La Ginestra), dellUlisse quale metafora delluomo alle prese con la finitezza della propria esistenza (la mostra su Bekim Fehmiu che allUlisse ha dato il volto cinematografico), della finanziarizzazione delleconomia (con la winter school Mafie senza confini) e tante altre immagini. Uno sguardo sul nostro tempo, insieme inquieto e lucido, capace di imprimere significati non banali alle forme dellimpegno per la pace.
I biglietti sono acquistabili all'interno del circuito Primi alla Prima
Per l'allestimento dello spettacolo in calendario sabato 6 aprile al Teatro Sociale alle ore 21.00 il Forum trentino per la Pace e i Diritti Umani potrà contare sulla collaborazione del Servizio Cultura della Provincia autonoma di Trento; del Centro Servizi Culturali S. Chiara; dell'Ufficio di Presidenza della Regione Autonoma Trentino-Alto Adige; della Fondazione Museo Storico del Trentino e del Muse Museo delle Scienze.
Alla serata interverranno la vedova di Andrea Zanzotto, signora Marisa e, per tratteggiare attraverso le loro testimonianze il tema dello spaesamento, Marzio Breda, Carmine Abate, Ugo Morelli, Luca Mercalli, Alberto Trenti, Michele Lanzinger e, in rappresentanza della Città della Scienza di Napoli, Anne Marie Bruyas.
I brani musicali saranno interpretati dallAntonio Colangelo Ensemble che vedrà impegnati nelle esecuzioni Pierluigi Colangelo, Alessandro Bianchini, Michele Bazzanella, Giuseppe Tassoni e Tomas Samonati, oltre allo stesso Antonio Colangelo che ha anche curato gli arrangiamenti. Saranno proposti brani di Enzo Jannacci, Sergio Endrigo, Luigi Tenco e Nino Rota, ma anche motivi popolari nelle parlate dialettali della Sicilia e della Gallura. Gli interventi teatrali (in larga parte poesie di Andrea Zanzotto) saranno affidati all'attrice Roberta Biagiarelli.
All'azione scenica, coordinata da Emanuela Rossini, daranno il loro contributo anche Pierluigi Cattani Faggion (fotografie e flipbook) e Marco Comuzzi (disegno delle luci).
Nel Foyer del Teatro Sociale saranno esposte opere pittoriche di Annamaria Gelmi e Lome.
organizzazione: Forum Trentino per la Pace e i Diritti Umani