Dalla ferita alla forma. Kengo Kuma e l'architettura che rigenera
La mostra ospitata al Palazzo della Magnifica Comunità di Fiemme a Cavalese (TN) si presenta come un esempio emblematico di sperimentazione architettonica capace di intrecciare ricerca tecnologica e responsabilità ecologica.
Al centro, l’installazione Domino 3.0: Generated Living Structure, ideata dall’architetto giapponese Kengo Kuma e già presentata alla Biennale di Architettura di Venezia 2025, nasce dal recupero di un materiale segnato da una catastrofe naturale: il legno degli alberi sradicati dalla Tempesta Vaia nell’ottobre 2018, lasciati a giacere sul terreno della foresta.
Ogni tronco è stato sottoposto a una scansione tridimensionale che ne ha registrato morfologia e imperfezioni.
I dati digitali, elaborati da algoritmi generativi e sistemi di intelligenza artificiale, hanno permesso di riassemblare gli elementi in una configurazione armoniosa e coerente con l’ambiente naturale, senza comprometterne la stabilità.
La progettazione ha previsto l’inserimento di giunzioni flessibili, realizzate con stampa 3D, capaci di reagire al movimento e di adattarsi alle sollecitazioni. Grazie a questi innesti, i tronchi si connettono delicatamente, dando vita a una struttura vivente e adattiva, in cui la rigidità del legno si trasforma in un sistema dinamico e relazionale.
Il significato dell’opera si colloca al crocevia tra memoria e innovazione. Domino 3.0: Generated Living Structure non si limita a sublimare la ferita ambientale, ma la trasforma in un dispositivo architettonico che interroga la società contemporanea.
Gli alberi segnati dalla tempesta diventano manifesto di un’idea radicale, secondo cui la tecnologia non deve separare l’uomo dalla natura, bensì ricondurlo ad essa.
L’installazione propone un modello di architettura generativa che integra algoritmi, artigianato e materiali naturali, ribaltando la logica della standardizzazione tipica del modernismo.
Il richiamo al celebre sistema “Dom Ino” di Le Corbusier è evidente, ma qui la modularità non si fonda su elementi astratti e replicabili: ogni tronco è irripetibile, portatore di una storia e di una ferita.
La struttura diventa così un organismo aperto, capace di crescere e adattarsi, dove la memoria del legno incontra l’intelligenza artificiale e la stampa 3D. Domino 3.0: Generated Living Structure si configura come un laboratorio di architettura relazionale, in cui materia naturale e tecnologia si intrecciano per generare nuove forme di abitare.
Esposta a Cavalese, nel cuore della Val di Fiemme, l’opera assume un valore ulteriore restituendo alla comunità locale un frammento della propria storia trasformato in linguaggio architettonico e culturale.
La Magnifica Comunità di Fiemme, attraverso questa esposizione curata da Roberto Daprà e Elio Vanzo, diventa interprete di un messaggio universale, in cui la resilienza alpina si traduce in paradigma di rigenerazione che parla al mondo intero.
Biglietto
Intero - € 7,00
Vicini della Magnifica Comunità di Fiemme - € 2,00
Over 65, studenti e tesserati FAI - € 4,00
Trentino Guest Card, Fassa Guest Card - € 4,90
Guestpass Südtirols Süden - € 5,00
Euregio Family Pass - € 2,50
Under 15, possessori di Fiemme Cembra Guest Card (eventi esclusi), Operatori sanitari dell’Ospedale di Cavalese, e delle RSA di Egna, Predazzo, Tesero e Sèn Jan, disabili e accompagnatori -gratuito