Economia dell'innovazione, delle nuove tecnologie e dei cambiamenti strutturali

Relatore: Cristiano Antonelli (Università degli Studi di Torino)

Qual è il rapporto tra innovazione tecnologica ed economia? L’introduzione di nuove tecnologie nelle imprese è una causa o una conseguenza dei cambiamenti del settore economico?
Di questo si parlerà giovedì 6 marzo 2003, presso l’ITC-irst di Povo, nel corso di un seminario tenuto da Cristiano Antonelli, professore di politica economica all’Università degli Studi di Torino.
L’incontro, dal titolo “Economia dell’innovazione, delle nuove tecnologie e dei cambiamenti strutturali”, si terrà nella Sala Conferenze dell’ITC-irst a partire dalle ore 15.
L’appuntamento fa parte del ciclo di seminari “Distinguished Lectures”, ideato dalla direttrice dell’ITC-irst, Luigia Carlucci Aiello, e che già nel 2002 aveva portato a Trento personaggi di spicco a livello internazionale nel campo della ricerca.

Cenni biografici. Cristiano Antonelli è professore ordinario di Politica economica presso il Dipartimento di Economia dell'Università di Torino. Insegna Microeconomia ed economia dell’innovazione ed è oggi considerato uno dei fondatori dell'economia dell'innovazione come campo di specializzazione dell'analisi economica applicata allo studio dei fattori causali e degli effetti dei processi innovativi. Cristiano Antonelli ha pubblicato numerosi libri tra cui “The economics of localized technological change and industrial dynamics” (Kluwer, 1995), “The microeconomics of technological change” (Routledge, 1999), “The microdynamics of technological systems” (Oxford University Press, 2001), “The economics of innovation, new technologies and structural change” (Routledge, 2003). È inoltre autore di oltre 140 saggi pubblicati su riviste scientifiche italiane e internazionali. È managing editor di “Economics of Innovation and New Technology”, la prima rivista specialistica nel campo dell'economia dell'innovazione. È inoltre associate editor di “Information Economics and Policy”. È vicepresidente dell'International Schumpeter Society.