Food. Concerto con Paolo Fresu e Omar Sosa

Musica

Cuba e il Mediterraneo si intrecciano al MUSE - Museo delle Scienze di Trento, nel concerto FOOD, la nuova avventura musicale del trombettista sardo Paolo Fresu e del pianista e “poliglotta musicale” cubano Omar Sosa.

Il progetto nasce da un anno intero di registrazioni effettuate in cucine, cantine e ristoranti: il tintinnio dei calici, l’olio che frigge, un coltello che affetta una carota, insieme alle voci di chi ogni giorno vive e prepara il cibo in italiano, sardo, friulano, spagnolo, francese, inglese e giapponese.

Questi materiali diventano la tessitura sonora di FOOD: campionati, equalizzati e messi in loop, costituiscono la base delle composizioni originali del duo.

Il concerto chiude il ciclo degli eventi collaterali della mostra Food Sound, che da maggio a dicembre 2025 ha animato il museo con dieci attività dedicate al rapporto tra cibo, neuroscienze e percezione sensoriale.

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Il progetto

FOOD (2023), prodotto da Fresu e Sosa, completa la trilogia iniziata con ALMA (2012) e EROS (2016). L’album si avvale di numerose collaborazioni - dal rapper newyorkese Kokayi a Cristiano De André, dal violoncellista brasiliano

Jaques Morelenbaum alla cantante sudafricana Indwe e al percussionista americano Andy Narrell - e affronta il tema del cibo nelle sue dimensioni estetiche, etiche e sensoriali. Food è un viaggio musicale che esplora il piacere del gusto, della convivialità e della scoperta, ma che invita anche a riflettere sull’importanza di una sana alimentazione e sulla precaria sostenibilità del cibo nel mondo.

L’incontro tra Fresu e Sosa

Dopo essersi incrociati più volte sui palchi dei festival internazionali, il loro vero primo incontro avviene a Berchidda nel 2004, quando Fresu invita Sosa al festival Time in Jazz. Nel 2007 i due collaborano all’album Promise, che vede Fresu ospite dell’Afreecanos Quartet di Sosa, e nel 2012 pubblicano ALMA, testimonianza del loro straordinario affiatamento musicale, con la partecipazione di Jaques Morelenbaum. La collaborazione tra i due artisti vede un seguito importante nel mondo della musica. Tanto che il loro NPR Music Tiny Desk Concert ha raggiunto le 350.000 visualizzazioni su YouTube.

La mostra Food Sound al MUSE 

La mostra, aperta fino all’11 gennaio 2026, svela l’importanza della componente sonora nella nostra alimentazione, dalla stimolazione dell’appetito all’influenza sugli acquisti dei generi alimentari. Attraverso un approccio esperienziale, l’esposizione rende possibile conoscere i risultati e le scoperte di ricerche scientifiche legate alle neuroscienze e aumentare la propria consapevolezza riguardo all’uso dei suoni nel marketing.   

Un tema affascinante, in gran parte inedito e inesplorato che, attraverso un innovativo approccio narrativo scientifico-poetico e una modalità di fruizione condotta da suoni in cuffia, non mancherà di trasformare la nostra comune percezione del cibo. La mostra è stata ideata e curata da Vincenzo Guarnieri con Chiara Quartero e la supervisione scientifica di Massimiliano Zampini – CIMEC.  

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Paolo Fresu

Vincitore di numerosi premi internazionali, docente e direttore artistico di importanti istituzioni musicali, ha calcato per oltre trent’anni i palchi di tutto il mondo accanto ai più grandi interpreti della musica afroamericana. Ha partecipato a più di 350 registrazioni come leader, sideman e protagonista di progetti che uniscono jazz, musiche etniche, world music, contemporaneo e repertori antichi. È direttore artistico del festival Time In Jazz di Berchidda e ha guidato per 25 anni i Seminari Jazz di Nuoro. Collabora con artisti di discipline diverse - attori, danzatori, pittori, scultori, poeti - e compone per cinema, documentari, video, danza e teatro. Diviso tra Parigi, Bologna e la Sardegna, Fresu è riconosciuto per uno dei suoni di tromba più identitari e riconoscibili del panorama jazz contemporaneo.

Omar Sosa

Pianista e creatore “instancabile”, è un artista capace di abbattere confini culturali e musicali. Cubano di nascita e formazione, e cosmopolita per vocazione, coltiva da sempre un profondo legame con le sue radici afro-cubane. La sua musica celebra la diversità, l’improvvisazione, l’ascolto reciproco e l’apertura verso combinazioni sonore inedite. All’età di 60 anni ha pubblicato oltre trenta album, imponendosi sulla scena mondiale del jazz, del latin jazz e della world music. Dopo anni di viaggio ha scelto di vivere in Italia.

Costi

15 € posti seduti – 12 € se hai la MyMUSE Membership

12 € posti in piedi

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