Giotto, l'uomo che dipinge il cielo

Teatro

Le cose hanno un nome, i bambini hanno un nome, gli artisti hanno un nome, dipingere è guardare la realtà, per dipingere una mano si guarda una mano, per dipingere il cielo si guarda il cielo. Tutto qui. Lo spettacolo è l'incontro di una donna del Duemila che cade, alla Spielberg, nel laboratorio di Giotto e ha la possibilità di parlare con lui di arte, di disegno, perché suo figlio va male a scuola proprio in educazione artistica. Il testo mette a fuoco il tema dell'arte come fatica e non come successo, protagonismo, vanità.
In scena solo due persone, ma l'allestimento è imponente. «Abbiamo voluto ricreare fedelmente, se possibile - chiarisce il regista - l'ambiente di lavoro di Giotto, colto mentre sta dipingendo la Natività».
L'elemento sacro è coniugato a quello quotidiano, c'è il tema alto dell'arte religiosa e c'è l'elemento comico delle sacre rappresentazioni di una volta, dove il sacro era mescolato alle arance, alle banane, o, in questo caso, al problema del bambino che va male a scuola. Il tempo dello spettacolo è un tempo di continue scoperte, semplici, grandi ed elementari. Per dipingere occorre guardare e Lapo impara a dipingere.
Il lavoro che ha debuttato a Firenze nella chiesa di Dante nell'ambito delle manifestazioni per il Giubileo ed è stato presentato al Piccolo di Milano, si propone come spettacolo che riesce a coinvolgere un pubblico variegato che va dai bambini agli adulti.

Testo DAVIDE RONDONI
Con STEFANO BRASCHI, ANNA MARIA GUERRINI
Luci e ideazione immagini LUCIO DIANA
realizzazione scene SERGIO CANGINI
collaborazione all’allestimento ADRIANA ROCCHI
consulenza musicale PIER PAOLO BELLINI
regia FRANCO PALMIERI

ELSINOR-Teatro stabile di innovazione
E' l'esito di un processo di fusione societaria tra Fontanateatro/Milano, Teatro dell'Arca/Forlì, Cantiere Florida/Firenze. E' l'incontro di tre soggetti che assecondando ognuno la realtà territoriale e socio-culturale di appartenenza, convergono, si coordinano nell'attività di produzione, programmazione e distribuzione, sulla base di un comune approccio al fattore artistico, formativo, educativo del teatro.


organizzazione: Parrocchia dello Sposalizio di Trento - in collaborazione con l’Ufficio diocesano comunicazioni sociali Centro di pastorale giovanile

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