Giulio Cesare
Trento Estate 2010
Altri spettacoli
di W. Shakespeare
regia Roberto Marafante
scena e costumi Roberto Banci
traduzione e adattamento Roberto Marafante
con Stefano Padovani (Giulio Cesare), Agostino Stefanache(Bruto), Francesco Mirri (Cassio), Marco Bellone(Antonio), Denny Marzufero (Casca), Mattia Marcolin(Ottaviano/Metello), Daniele Pollastrelli (Cinna/Lucilio), Alberto Magrin (Decio/Titanio), Gerardo Novella (Trebonio/Messale), Gazment Hani (Pindaro), Gianluca Dal Bosco (Stratone/Lucio),Valeria Sechi (Porzia), Valeria DUrso (Calpurnia), Annamaria Cinotti (Artemidoro), Daniele Stincone (Indovino/Cinna Poeta), Alessandra Cornelli (Donna del Poeta), Nelly Teneva - Imma Sessa - Tiziano Contini - Simone Losso (Popolo)
musiche Marco Schiavoni
responsabile sartoria Marisa Tenan
assistente alla sartoria Gabriela Mateescu
costumi, scenografie e attrezzeria realizzati dai ragazzi di San Patrignano
Giulio Cesare è una di quelle opere shakespeariane misteriose, ma ricche di spunti di riflessione sempre attuali. Il dramma sembra essere formato da due opere distinte con due protagonisti diversi: i primi tre atti dedicati a Cesare, gli ultimi due a Bruto. Come a dire che il vero protagonista non è un uomo, ma un concetto: il rapporto tra potere e libertà, ma anche tra lamore e la guerra, tra il bello e il brutto, in una parola il dualismo in cui si dibatte da sempre luomo: il bene e il male. Lopera è come un terremoto che man mano aumenta fino alleruzione del vulcano. Sembra non accadere nulla fino alla scena della congiura. Tutto è un presagio, un pensiero, unangoscia. Poi come una liberazione arriva la morte di Cesare e dopo di lui una scia di sangue che riempie il palcoscenico di corpi senza vita, da dove però un nuovo mondo si avvia a nascere.
Per il quarto anno, lAssessorato alla cultura della Provincia autonoma di Trento, il Centro Servizi Culturali S. Chiara, Pergine Spettacolo Aperto e la sede trentina della comunità di San Patrignano hanno promosso il laboratorio di teatro Attuare, rivolto ai ragazzi della comunità di recupero dalla tossicodipendenza, con il preciso intento di creare figure professionali, in ambito artistico e tecnico, in grado di inserirsi a pieno titolo nel mondo del lavoro. Il progetto Attuare concretizza e approfondisce uno scambio culturale tra i ragazzi della comunità di San Patrignano e il territorio trentino. Scambio che aveva portato in passato alla realizzazione di altri tre spettacoli: LUccellino Azzurro di Maeterlinck nel 2004 e Edipo re di Sofocle nel 2005, Flauto Magico di W. Amadeus Mozart ed Emanuel Shikaneder nel 2006, che avevano riscosso un importante successo di pubblico e di critica.