I re - Elettra
Palcoscenico Trentino - Premio Mario Roat 2007
Spettacoli delle Scuole Superiori provinciali
Istituto Arcivescovile di Trento
I re
di J. Cortàzar
Liceo Prati di Trento
Elettra
tratto dal testo originale di Euripide
Tragedia delle distanze è "Elettra", del rancore che nasce dalla sofferenza, dei vuoti incolmabili che dividono
due persone e le riavvicinano per poi allontanarle di nuovo. Tragedie del potere e dell'amore, del rosso e del blu, il tutto sottoposto all'oro, che scende a giudicare, che condanna e salva, ma non riesce a colmare la profondità insondabile dell'animo umano, non è sufficiente ad illuminare la zona d'ombra dell'inconscio. "Elettra" è il dramma dell'odio furente e selvaggio, dell'affetto spezzato e del dolore infinito. Il cammino che ha portato la principessa figlia del grande Agamennone a vivere priva di tutto quello che il suo diritto di nascita le assicurava palazzi, schiave, abiti, gioielli, danze festose, è segnato dall'ingombrante figura della bellissima madre Clitemnestra, tanto diversa eppure così straordinariamente simile alla figlia. Queste due figure di donna sono il nucleo primogenito del muoversi del dramma, che proprio nell'agone verbale finale tra madre e figlia trova il suo apice, per poi precipitare inesorabilmente verso la tragica e straziante conclusione. Euripide esalta la malvagità femminile in questa che è una delle sue opere più rilevanti, nella quale il tragediografo ateniese analizza con mirabile sguardo critico la psiche umana, dipingendo a tinte fosche le conseguenze della scia di sangue iniziata ancora prima della guerra di Troia.
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