Il Campiello

Teatro

Stagione di Prosa 2005/2006

Teatro Fondamenta Nuove
Il Campiello
di Carlo Goldoni
Regia di Giuseppe Emiliani
con Marta Paola Richeldi, Stefano Rota, Lucia Schierano, Paola Bromati, Sara Paolini, Linda Bobbo, Vanni Carpendo, Betty Andriolo, Christian Renzicchi, Luigi Ballarin
scene di Emanuele Luzzati
costumi di Stefano Nicolao
musiche di Massimiliano Forza
elementi scenografici di Matteo Torcinovich
luci di Mauro Marri
aiuto regia Valentina Fornetti

"Il segreto del fascino di Venezia forse sta nella sua apparente immutabilità, nel suo resistere al tempo.
Venezia, prima ancora che un'anomalia urbanistica, è un modo inedito di stare al mondo, è l'esistenza reinventata da cima a fondo, è un laborioso e delicato capriccio dell'Essere...
Spesso mi capita di sostare in un campiello veneziano e dopo un po' mi accorgo di guardare la vita che vi si svolge con lo sguardo incredulo e inebetito di un turista che vede Venezia per la prima volta. Il suo sguardo non vede, non guarda. Perché il suo è uno sguardo che immagina. E allora quel campiello che ho davanti diventa per me il perimetro magico di un luogo senza tempo dove tutto può accadere...
Tutto accade in un campiello, in uno spazio di realismo magico, spazio del rito del gioco e del rito dell'amore, spazio di vita in comune, di scontri e di riappacificazioni: il campiello come luogo teatrale del quotidiano e nello stesso tempo luogo dell'anima nel quale si scioglie la differenza tra vita reale e teatro, tra realtà e finzione scenica.
Un microcosmo armonioso minacciato dall'intrusione di elementi estranei. Sarà il "morbin" del carnevale a minacciare la pace del campiello e soprattutto (almeno in un primo momento) la presenza di un foresto, il Cavaliere, in cerca di un "ultimo piacere"...
Il campiello è uno spazio senza padri, abitato e dominato dalle donne. Tre vecchie, tre giovani, un ragazzo. Gli uomini sono assenti o non appartengono al campiello: Fabrizio è un ospite casuale. Il Cavaliere è un visitatore di passaggio, Anzoletto vive altrove. E Simon un vecchio girovago senza tempo...
Il campiello è uno spazio in cui si vive e si guarda vivere.
Uno spazio di speranze impossibili dove vecchie madri sognano di tornare fanciulle, dove giovani figlie sognano di liberarsi al più presto della loro condizione di putte.
Un luogo di concreti atti quotidiani e nello stesso tempo luogo del gioco e della festa.
Uno perimetro di utopica innocenza attraversato da viandanti alla ricerca di un isola ( o forse di una Venezia) che non c'è."
Giuseppe Emiliani


organizzazione: Centro Servizi Culturali S. Chiara

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