Il bugiardo ovvero l'arte dell'invenzione

Teatro

Palcoscenico Trentino - Premio Mario Roat 2011

Spettacolo fuori concorso

Kalambur Teatro di Venezia
Il bugiardo ovvero l’arte dell’invenzione
di Carlo Goldoni
PERSONAGGI / INTERPRETI
Leilo (bugiardo) e Brighella / Giovanni Longhin
Florindo e Ottavio/ Andrea Cereda
Ortensia (moglie del dottore) e Colombina / Annagaia Marchioro
Rosaura / Silvia Benedini
Beatrice / Cristina Gianni
Arlecchino e Pantalone / Alessio Nardin
Regia Alessio Nardin

Lelio, figlio di Pantalone, dopo essere vissuto inmodo avventuroso e dissoluto a Napoli, torna a Venezia, dove appena arrivato continua a cercare avventure, affidandosi al suo estro di bugiardo impenitente. Appena giunto incappa nel pieno di una serenata che Florindo, amante timido, rivolge segretamente a Rosaura. Quest’ultima si ritrova sul terrazzo di casa con la sorella Beatrice, con la quale rivaleggia continuamente. Senza indugio Lelio, assistito dal fido servo Arlecchino, si fa avanti, attirando l’attenzione delle due fanciulle (figlie di Scolastica, vedova di un famoso dottore di Bologna ed ora in rovina) attribuendosi il merito dell’omaggio canoro. Di qui inizia un rutilante gioco di “spiritose invenzioni”, come il fantasioso protagonista definisce le sue menzogne: s’inventa diverse false identità: si dichiara un ricco cavaliere napoletano invaghito di Rosaura, si finge un amico di se stesso con il padre, si vanta di aver goduto i favori delle sorelle con il severo Ottavio, amante di Beatrice. Anche quando è colto in flagrante e/o è smentito dai fatti, non si perde d’animo e cambia con scaltrezza identità e storia, riuscendo comunque convincente. Tutto questo sino a quando le sue bugie raggiungono dimensioni che nemmeno lui riesce a controllare… La bugia è un artificio della mente che ha affascinato pensatori e letterati sin dai tempi di Sant’Agostino. Infatti se da una parte la bugia può essere negativa, liberata però da un valore morale, la bugia apre al sogno di quello che non esiste ma che si desidererebbe e per questo è creatrice, è fonte di ispirazione. La bugia è una poderosa tecnica di immedesimazione. Il bugiardo mentendo si immedesima nell’altro a cuimente, quindi ne condivide una realtà particolare che li accomuna. Da questo embrione di tecnica d’immedesimazione possono nascere il teatro e il “teatro nel teatro” come quei campi dell’esperienza umana in cui ad ogni se stesso è consentito esser altro.

Informazioni sulla prevendita

I biglietti sono prenotabili alla Co.F.As. nei giorni precedenti lo spettacolo oppure sono acquistabili direttamente alla Biglietteria del Teatro a partire da un’ora prima dell’inizio di ogni spettacolo.


organizzazione: Co.F.As. Compagnie Filo Associate

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