Il cuore degli uomini

Cinema

Uomini e donne: istruzioni per l'uso

Francia, 2003
Titolo originale: Le coeur des hommes
Genere: Commedia
Durata: 107'
Regia: Marc Esposito
Cast: Bernard Campan, Gérard Darmon, Jean-Pierre Darroussin, Marc Lavoine

Alex, Antoine, Jeff e Manu si conoscono da vent'anni: quattro amici inseparabili, professionalmente affermati e con disastrosi rapporti con le donne. In un'insolita primavera parigina si troveranno ad affrontare imprevisti e cambiamenti, a riscoprire il valore dell'amicizia e fare i conti con l'amore. Forse per sempre... Ma cosa c'è, davvero, nel cuore degli uomini?

Uomini sull’orlo di una crisi… d’amore! Sono i quattro protagonisti del film Il cuore degli uomini, diretto dall’esordiente Marc Esposito, giornalista cinematografico per anni direttore delle riviste "Studio Magazine" e "Premiere": quattro amici che da 25 anni continuano a vedersi regolarmente, amano chiacchierare, azzuffarsi e ridere insieme. Ma è il loro rapporto con le donne ad essere il cuore di ogni loro problema: scopriranno assieme, in una primavera di "naturali" eventi (la morte di un padre, l’infedeltà di una moglie, il matrimonio di una figlia), quanto l’amore sia indispensabile alla realizzazione della loro vita di uomini.
Puntellato da battute fulminanti e dialoghi vivaci, recitato da un quartetto d’attori "felicemente" in parte (Jeff/Gerard Darmon, Antoine/Bernard Campan, Alex/Marc Lavoine… ed il nostro preferito Manu/Jean Pierre Marius et Jeannette Darroussin), diretto con linearità e brio (ma commentato sonoramente da motivetti musicali "datati" e fastidiosi), Il cuore degli uomini è il felice ed a volte riuscito tentativo di una commedia tutta al maschile che, volendo raccontare dell’evoluzione ed adattamento del "sesso forte" rispetto all’eclatante rivoluzione femminile di quest’ultimo quarto di secolo, finisce per collezionare una serie di gustosi e prevedibili siparietti di situazioni di vita quotidiana, che solo la bravura degli interpreti evita di far scivolare nella routine.
Marc Esposito non ha il talento narrativo e lo sguardo originale di un Almodovar né possiede il tocco leggero ed arioso di molti suoi illustri colleghi compatrioti (Cedric Klapisch, Coline Serrau, etc), ciò nonostante riesce in un’impresa non da poco: farci credere come valori quali l’amicizia, il rispetto reciproco ed un senso di "pietas" sincero, siano il "cuore" e l’essenza di un genere umano che, al di là del sesso, è capace di rimettersi sempre in discussione.
Calogero Messina
da www.stradanove.net


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