Islam in Europa. Storia e realtà

Convegno

La conferenza si pone, come obiettivo, accrescere le nostre conoscenze sulla realtà dell’Islam in Europa, per favorire un’interrelazione tra culture, esigenza insopprimibile in questo momento storico di conflitti e pregiudizi.

ABDULWAHAB SANTE CICCARELLO (Membro del Direttivo U.C.O.I.I. - Unione Comunità e Organizzazioni Islamiche in Italia);
- Storia della presenza musulmana in Europa dall’VIII sec. ad oggi;
- Prospettive sull’incontro tra le culture delle comunità islamiche presenti nei singoli stati europei e le culture indigene.

ROBERTO TONIATTI (Preside della Facoltà di Giurisprudenza di Trento / Professore ordinario di Diritto Costituzionale e Diritto Costituzionale Europeo e Transnazionale);
Questioni giuridiche circa i rapporti tra istituzioni politiche e comunità islamiche:
- stipula di un’intesa tra la Repubblica Italiana e la confessione islamica (art. 8 Cost.)
- compatibilità tra Islam e principi fondamentali dell’ordinamento giuridico italiano (laicità, pluralismo..)
- rapporto istituzioni - religioni (società pluriconfessionale e pluriconfessionalismo dello Stato)

Moderatore: FRANCO DE BATTAGLIA (giornalista de “Il Trentino”)

S. Ciccarello comincerà ripercorrendo la storia della presenza musulmana nel continente, a partire dal VIII sec. (Andalus, conquiste dell’Impero Ottomano) sino ad oggi: i musulmani d’Europa non sono più semplici “immigrati” ma sempre più “cittadini nazionali”, in un processo di graduale integrazione destinato ad accentuarsi con le prossima generazioni.
Il discorso tenderà quindi a concentrarsi sul problema dell’incontro tra differenti culture –quelle delle comunità islamiche presenti nei singoli stati europei, e quelle indigene-, che a prima vista presenta due possibili soluzioni:
1. Le comunità islamiche devono disinteressarsi dello stato, della politica, della cultura locale, e concentrarsi solo sulla sharia? Devono salvaguardare le tradizioni contro gli attacchi della cultura locale? In questo modo, però, non si potrebbe parlare propriamente di “incontro”;
2. Perché ci sia “incontro” tra le differenze deve svilupparsi un dialogo tra il messaggio religioso “unitario” dell’Islam ed il contesto culturale italiano, francese,ecc…, che conduca verso una trasformazione e del pensiero islamizzato, e delle tradizioni locali.

R. Toniatti interverrà sul tema dal punto di vista giuridico –riferendosi all’ordinamento italiano e ad esperienze giuridiche straniere-, focalizzando alcune questioni-chiave:
• stipula di un’intesa tra la Repubblica italiana e la confessione islamica, sulla base dell’art. 8 della Costituzione;
• compatibilità tra Islam e principi fondamentali dell’ordinamento giuridico italiano: laicità, pluralismo, distinzione dell’ordine spirituale e temporale...
• rapporto istiituzioni-religioni: società pluriconfessionale e pluriconfessionalismo dello Stato (rispetto della laicità dello Stato)
• modalità di rappresentanza della comunità islamica italiana (una federazione delle singole comunità come referente unitario, oppure intese diverse e specifiche con ciascuna comunità, vincolanti per i soli membri?)
• scelta degli strumenti giuridici: quando è più adatta l’intesa e quando la disciplina unilaterale posta dallo Stato tramite legge?


organizzazione: ASUT Associazione Studenti Universitari di Trento - Gruppo Studenti Universitari della Comunità Islamica del Trentino A/A

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