Italiani Cìncali!

Teatro

In collaborazione con il Servizio Emigrazione della Provincia Autonoma di Trento, a.t.a.s. Cultura riporta a Trento, dopo la presentazione della sua ultima opera (“Emigranti Esprèss”, Fandango, 2008, a cura della Biblioteca Comunale), lo scrittore/attore di fama nazionale Mario Perrotta.
Presente in provincia in questo periodo con il suo lavoro sulla Grande Guerra, questa volta il poliedrico autore leccese metterà in scena con la Compagnia del Teatro dell'Argine un intenso spettacolo teatrale centrato sull'emigrazione italiana in Belgio, in piena sinergia quindi con le tematiche portanti de “Il Gioco degli Specchi”.

Italiani Cìncali ha debuttato alla fine del 2003 in teatro e ha effettuato circa 230 repliche tra Italia ed Estero.
L'opera è stata finalista nel 2004 per il Premio Ubu, nella categoria Nuovo Testo Italiano.
Ha ricevuto la targa dalla Camera dei Deputati per l'alto valore civile del testo e per la straordinaria interpretazione che ricostruisce con assoluta fedeltà una parte della nostra storia che non possiamo dimenticare.
Infine, dalla richiesta del quotidiano “L'Unità” per la pubblicazione del DVD dello spettacolo, è nata la collana “Teatro Incivile”, curata da Mario Perrotta e Rossella Battisti.

Teatro dell’Argine
Italiani Cìncali!
di Nicola Bonazzi, Mario Perrotta
regia e con Mario Perrotta

È nel 2002 che prende ufficialmente il via il progetto Italiani cìncali! di Nicola Bonazzi e Mario Perrotta. In realtà la genesi di questo spettacolo-indagine sulle migrazioni degli italiani in Belgio è stata molto più lunga e risale a molti anni prima quando il protagonista di questo lavoro, da bambino, osservava quegli strani viaggiatori che partivano per posti lontani.

Il ricordo di quelle facce, di quei gesti, il sudore della fatica e le lacrime che rigavano i volti, lo struggimento dei tanti italiani che sono andati a lavorare nelle viscere della terra, nelle miniere europee, affiorano dalla narrazione forte e potente, semplice e intrigante di Perrotta che per ricostruire il percorso di migliaia e migliaia di italiani del Sud partiti dalle loro case e dalle loro terre in cerca di fortuna si è certosinamente documentato, ha raccolto storie, fiumi di parole che sono sgorgate improvvise da chi questa esperienza l’ha fatta, l’ha subita sulla propria pelle, l’ha respirata in famiglia.

Ma cosa significa Italiani cìncali! Ce lo dice l’autore e interprete dello spettacolo. “Cìncali cioè: zingari! Così credevano di essere chiamati gli italiani emigrati in Svizzera; pare, invece, che fosse una storpiatura di cinq, “cinque” nel linguaggio degli emigranti padani che giocavano a morra - …sì, ma voleva anche dire zingaro!”.

Lo spettacolo, dunque, propone storie e storia trasfigurate nella fantasia di un giovane postino che, per fare coraggio alle donne rimaste sole in paese, racconta di un nuovo mondo meraviglioso. Un viaggio all’indietro alla ricerca di radici e di riscatto. Sipario strappato su realtà mai dette ad alta voce e rimosse da quanti oggi lamentano l’ondata di profughi: nel 1990, quando approdava la prima nave carica di albanesi nel Salento, c’erano ancora mille bambini italiani clandestini in Svizzera. Negli anni Settanta, l’altro ieri, erano trentamila. Insomma eravamo noi italiani i cìncali, gli zingari d’Europa. Quello di Perrotta, bravissimo a catturare lo spettatore, è un bel racconto, ricco di invenzioni, che acquista intensità mano a mano che procede. L’interprete è bravissimo a creare piccoli mondi da dettagli, a parlare con gli sguardi, con frasi mozze e rapide con invenzioni che ci fanno sentire la nostalgia dolorosa e magica di quei ricordi. Lo spettacolo in scena da alcune stagioni ha riscosso un grande successo di pubblico e di critica. Si tratta di un lavoro esemplare sulla tematica dell’emigrazione e, proprio per questo, è stato scelto per inaugurare la sezione “Altri Percorsi/Migrazioni”.

Originario di Lecce, Mario Perrotta, ha acquisito l’arte della recitazione vicino a maestri quali Glauco Mauri e Elio De Capitani oltre che con i compagni con i quali, a Bologna, fonda il Teatro dell’Argine, dove collauda una forma di teatro collettivo e solidale.


organizzazione: a.t.a.s.Cultura

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