Italiani si nasce e noi lo nacquimo
Trento a Teatro
Stagione di Prosa
Da giovedì 10 a domenica 13 marzo al Teatro Auditorium Maurizio Micheli e Tullio Solenghi saranno i protagonisti di ITALIANI SI NASCE e noi lo nacquimo, una scrittura teatrale realizzata in collaborazione con Michele Mirabella e Marco Presta. Nel pomeriggio di venerdì 11, tavola rotonda sullo spettacolo nel Ridotto del Teatro Sociale
La Contrada Teatro Stabile di Trieste e Procope Studio
Maurizio Micheli e Tullio Solenghi in
Italiani si nasce e noi lo nacquimo
di Maurizio Micheli e Tullio Solenghi
collaborazione ai testi di Marco Presta
consulenza artistica di Michele Mirabella
regia Marcello Cotugno
con Sandra Cavallini, Gualtiero Giorgini, Adriano Giraldi, Fulvia Lorenzetti, Matteo Micheli e Luca Romani
scene costumi Francesco Scandale Andrea Stanisci
Un divertente ripasso di storia patria per prepararci, con un sorriso, all'anniversario del 150 anni dell'Unità d'Italia. L'occasione è offerta dalla Stagione di Prosa del Centro Servizi Culturali Santa Chiara di Trento che porta in scena, da giovedì 10 a domenica 13 marzo al Teatro Auditorium, Maurizio Micheli e Tullio Solenghi, autori e interpreti di ITALIANI SI NASCE
E NOI LO NACQUIMO, una scrittura teatrale realizzata in collaborazione con Marco Presta e con la consulenza artistica di Michele Mirabella.
Provate dunque a unire la coinvolgente comicità di Maurizio Micheli alla versatile teatralità di Tullio Solenghi. Aggiungete la sottile ironia di Michele Mirabella e qualche ruggito satirico del coniglio radiofonico Marco Presta. Il risultato? Un paio d'ore di raffinato, intelligente divertimento. Nato per festeggiare i 150 anni dell'Unità d'Italia e prodotto da La Contrada Teatro Stabile di Trieste, «Italiani si nasce
e noi lo nacquimo» è una spassosa, ironica riflessione sugli aspetti del costume italico e sul nostro carattere nazionale che, malgrado il passare dei secoli, non sembrano cambiati.
Quando Tullio e Maurizio mi hanno parlato della loro idea di scrivere un copione sul cento-cinquantenario dell'Unità d'Italia racconta il regista Marcello Cotugno ho subito pensato che fosse un'idea intelligente: un varietà che unisse la rivista cosiddetta classica (che ha visto tra i suoi maggiori interpreti Wanda Osiris, Ettore Petrolini, Raffaele Viviani, Macario, Anna Magnani, Totò) alla successiva rivista d'autore («I Gobbi» di Franca Valeri, Vittorio Caprioli e Alberto Bonucci e «I Dritti» di Dario Fo, Giustino Durano e Franco Parenti).
Lo spettacolo, implicito omaggio al genere del cafè chantant e del varietà teatrale, è una sarabanda di parole, lazzi, luci, suoni e riflessioni sul Belpaese. Il tutto condito da molte canzoni, tutte rigorosamente italiane, e da un'esilarante sequenza di travestimenti.
In una piazza, ai piedi dei due monumenti di Garibaldi e di Vittorio Emanuele II, una compagnia teatrale comincia a raccontare una storia che si dipana a partire da Adamo (molto fa pensare che lui ed Eva fossero italiani ante litteram), per passare ad alcuni protagonisti altolocati delle italiche vicende: Leonardo, Cristoforo Colombo, Galileo Galilei, Cavour, Casanova. E accanto ai primattori della storia nazionale, ecco apparire anche qualche più umile comparsa, come i due cristiani che, in procinto di essere sbranati dai leoni del Colosseo, a furia di piccoli espedienti riescono a rimandare l'esecuzione fino all'arrivo
dell'immancabile indulto!
Ma ci viene da chiedere come si manifesta oggi, se ancora esiste, l'Italianità? E che fine hanno fatto «Dio, Patria e Famiglia» o gli immancabili «poeti, santi e navigatori»? Forse lo si può scoprire e raccontare scandagliando la storia patria proprio con la comicità del teatro. Quel teatro speciale, così tipicamente italiano, che è il varietà. Con Maurizio Micheli e Tullio Solenghi, coadiuvati da una compagnia di altri sei attori (Massimilianio Borghesi, Sandra Cavallini, Paolo Gattini, Fulvia Lorenzetti, Matteo Micheli ed Enzo Saturni), a calarsi nel funambolismo dei personaggi per ripercorrere attraverso caratterizzazioni, trucchi, dialetti, travestimenti, le mille identità necessarie a raccontare gli italiani e questi 150 anni della loro storia.
Lo spettacolo debutterà al Teatro Auditorium giovedì 10 marzo 2011 con inizio alle 20,30 e sarà replicato, sempre in orario serale, venerdì 11 e sabato 12. Domenica 13 è prevista invece la rappresentazione pomeridiana con inizio alle ore 16,00.
organizzazione: Centro Servizi Culturali S. Chiara