L'inferiorità mentale della donna

Teatro

di Giovanna Gra
liberamente ispirato al trattato “L’inferiorità mentale della donna”
di Paul Julius Moebius
con Veronica Pivetti
e con Cristian Ruiz
colonna sonora e arrangiamenti musicali Alessandro Nidi
regia Gra&Mramor

Veronica Pivetti nello spettacolo «L'inferiorità mentale della donna» apre giovedì 6 novembre al Palazzo dei Congressi la nuova stagione di prosa del Comune di Riva del Garda: fino al 20 marzo, otto spettacoli per un cartellone in cui si alternano novità e tradizione, leggerezza e impegno. Tutti gli spettacoli iniziano alle ore 21.
L’idea che le donne siano state considerate, per secoli, fisiologicamente deficienti può suggerirci qualcosa? Lo spettacolo nasce da questa domanda e mette in scena testi che in pochi conoscono, fra i più discriminanti, paradossali e, loro malgrado, esilaranti scritti razionali del secolo scorso. Veronica Pivetti, moderna Mary Shelley, racconta, grazie a bizzarre teorie della scienza e della medicina, l’unico, vero, orrorifico Frankenstein della storia moderna: la donna.

«Come stanno le cose riguardo ai sessi? Un vecchio proverbio ci suggerisce: capelli lunghi, cervello corto.» Esordisce così Paul Julius Moebius, assistente nella sezione di neurologia di Lipsia, nel piccolo compendio «L’inferiorità mentale della donna», scritto nel 1900 e opportunamente definito un evergreen del pensiero reazionario. Donne dotate di crani piccoli, peso del cervello insufficiente… secondo Moebius le signore sono provviste di una totale mancanza di giudizi propri. Non solo. Le donne che pretendono di pensare sono moleste e «la riflessione non fa che renderle peggiori.»

A queste dichiarazioni fa eco il medico, antropologo, giurista e criminologo italiano Cesare Lombroso: le donne mentono e spesso uccidono, lo dicono i proverbi di tutte le regioni. Fortunatamente, i cervelli delle donne sane pesano più di quelli delle donne criminali. Ed ecco un rapido excursus su delitti eccellenti, per esempio quello compiuto da Agrippina, o da Leonarda Cianciulli, la saponificatrice di Correggio.

Ad accompagnare Veronica sul palco, il musicista Cristian Ruiz che, insieme all’attrice, eseguirà canzoni vecchie e nuove ispirate alla figura femminile. Con questo spettacolo, impreziosito da deliranti misurazioni dell’indice cefalico a cui Veronica si sottopone con la sua ironia, raggiungeremo l’acme della cultura maschilista. Paziente lei stessa –causa una passata depressione– Pivetti non manca di raccontare al pubblico alcuni singolari episodi personali e di ricordare, con le parole di Lombroso, che «il maschio è una femmina più perfetta».

Di Giovanna Gra, liberamente ispirato al trattato “L’inferiorità mentale della donna” di Paul Julius Moebius, con Veronica Pivetti e con Cristian Ruiz. Colonna sonora e arrangiamenti musicali: Alessandro Nidi. Regia: Gra & Mramor.

Costi

Ingressi (settore unico)
Intero 14 euro
Ridotto generico 10 euro (fino a 26 e oltre 65 anni di età)
Ridotto giovanissimi 5 euro (fino a 18 anni)
L'acquisto di biglietti per i singoli spettacoli potrà essere effettuato secondo le seguenti modalità:
● con prevendita online sul sito www.trentinospettacoli.it  fino alle ore 20 del giorno dello spettacolo (la prevendita online è soggetta a commissione);
● la sera dello spettacolo alla cassa del teatro a partire dalle ore 20.
Per chiarimenti o informazioni si può contattare l'Ufficio attività culturali al numero 0464 573918 oppure all'indirizzo email cultura@comune.rivadelgarda.tn.it

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