La brocca rotta

Teatro

Benvenuti a Teatro
Stagione di Prosa

Teatro Stabile di Bolzano
La brocca rotta
di Heirich von Kleist
regia Marco Bernardi
con Paolo Bonacelli, Patrizia Milani, Carlo Simoni
scene Gisbert Jaekel
costumi Roberto Banci
luci Lorenzo Carlucci

Der zerbrochene Krug, considerata la più bella commedia di tutto il teatro tedesco, è una satira contro l'immoralità di coloro che, per la carica ricoperta, dovrebbero essere invece modello di correttezza e lealtà. Ispirandosi a un noto dipinto del Settecento, von Kleist mette alla berlina in questa pièce comica, l'unica della sua produzione letteraria, la falsità della natura umana e del sistema giuridico. L'autore affida il divertimento scenico a una vivace raffigurazione di popolani, contadini e contadine dal linguaggio rude e saporoso, e al personaggio del giudice Adamo, bugiardo e pusillanime come Falstaff e Ubu Re, che in ogni battuta crede di dimostrare arguzia e furbizia, ma il cui goffo inganno sarà alla fine scoperto e punito.

Nell'ambito della Stagione di prosa organizzata a Trento dal Centro Servizi Culturali S. Chiara è in calendario da giovedì 9 a domenica 12 gennaio al Teatro Auditorium « La brocca rotta » di Heinrich von Kleist, un ideale ponte culturale tra tradizione teatrale italiana e tedesca.
Questa commedia nasce da una scommessa, da un gioco: e poche volte un'opera d'arte ha portato così evidenti, anche al proprio interno, i segni del gioco e della scommessa. Fu in Svizzera nel 1802 che Heinrich von Kleist e i suoi amici Ludwig Wieland ed Heinrich Zschokke decisero di trarre una commedia, una satira e un racconto da un'incisione di Jean Jaques Le Veau intitolata La cruche cassée, appesa nella stanza dove erano soliti incontrarsi.
Wieland rinunciò all'esecuzione del suo progetto, Zschokke mise insieme un mediocre racconto mentre Kleist, leggendo con acume ispirato le fisionomie e i gesti di quella piccola gente in ambiente fiammingo-olandese, ne trasse la più bella e sostanziosa commedia di tutto il teatro tedesco. Commedia esilarante, certamente: ma che l'autore non ci vedesse solo un'occasione di riso disimpegnato risulta evidente a chiunque conosca la radicale tragicità e problematicità dell'opera di Kleist.
L'intera vicenda ruota attorno al personaggio di Adamo, il giudice del villaggio, con le sue infinite risorse di mentitore e protagonista di una fuga finale per i campi innevati, sotto gli occhi di tutti, con la parrucca, antiquato simbolo di un'autorità abusiva e coperta di vergogna, che gli sbatte sulla schiena. Adamo, interpretato da Paolo Bonacelli, è parente dei vecchi semidei osceni e beffardi dal piede caprino, dalla coda villosa, dalle corna di becco, dall'appendice erotica spropositata. Così come certi servi della commedia plautina, come gli Zanni della Commedia dell'Arte, come i personaggi del Ruzante, il Falstaff di Shakespeare, l'Ubu Roi di Jarry.
Commedia della piccineria umana, infestata da superstizione e corruzione, la si potrebbe leggere tutta come una parodia del potere, per questa volta però senza niente di cruento o irrimediabile. Dal punto di vista artistico, La brocca rotta è l'opera perfetta di von Kleist e il progressivo districarsi del nodo degli equivoci qui non stona e non disturba come nelle sue tragedie, ma anzi conferisce alla commedia una magnifica struttura e uno sviluppo ascendente unitario.
«Il fascino del testo è tutto nella miracolosa capacità di Kleist di farci divertire parlando di cose serie, anzi serissime, come sono le vicende di un funzionario pubblico corrotto e depravato, bugiardo e pusillanime fino alla patologia - afferma Marco Bernardi, giunto con questo allestimento alla sua sessantesima regia. In questa commedia, infatti, si riesce a ridere e allo stesso tempo a riflettere sulla domanda fondamentale che si pone l'autore: la giustizia è uguale per tutti?»

Qui l'autore volle costruire nel suo "astratto furore" una commedia, forse per distrarsi dal troppo duro impegno tragico e la costruì limpida e salda, a regola d'arte, esemplare. Un esercizio perfetto, che ha illuso ed estasiato generazioni di amatori.
Al riguardo, una curiosità: Der zerbrochene Krug (questo il titolo della commedia in lingua tedesca) verso la metà degli anni Ottanta fu tradotta anche in dialetto trentino da Bruno Groff, poeta e umorista. La broca spinzàda è stata rappresentata in molti teatri del Trentino e dell'Alto Adige dalla Filodrammatica di Laives e da alcuni altri gruppi amatoriali.
La Compagnia del Teatro Stabile di Bolzano presenta La brocca rotta di von Kleist nella traduzione di Cesare Lievi. Accanto a Paolo Bonacelli sono in scena Patrizia Milani, Carlo Simoni, Karoline Comarella, Valentina Morini, Maurizio Ranieri, Giovanna Rossi, Riccardo Sinibaldi, Roberto Tesconi, Irene Villa e Riccardo Zini. Le scene sono di Gisbert Jaekel, i costumi di Roberto Banci, il disegno delle luci di Lorenzo Carlucci.

**

Venerdì 10 gennaio appuntamento con «FOYER DELLA PROSA»
Proseguono presso la Sala Medievale di Palazzo Festi (Teatro Sociale) i «FOYER DELLA PROSA», incontri di approfondimento, discussione e dibattito curati, in collaborazione con il Centro Servizi Culturali S. Chiara, dalla professoressa Sandra Pietrini e dal dott. Michele Flaim del Dipartimento di Lettere e Filosofia dell'Università di Trento e rivolti, oltre che agli studenti, a tutte le persone interessate al teatro e alla comunicazione culturale.
Venerdì 10 gennaio 2014 alle 16.30, a margine della rappresentazione della commedia di Heinrich von Kleist La brocca rotta, è previsto un incontro/dibattito coordinato dalla prof.ssa Sandra Pietrini dell'Università di Trento con Marco Bernardi, regista dello spettacolo e direttore del Teatro Stabile di Bolzano.


organizzazione: Centro Servizi Culturali S. Chiara

Powered by eZ Publish™ CMS Open Source Web Content Management. Copyright © 1999-2014 eZ Systems AS (except where otherwise noted). All rights reserved.