Meditazioni sonore, assordanti silenzi

Un programma con opere di Scelsi, Stockhausen, Feldman, compositori che hanno vivamente sentito il tema della spiritualità.

Musica

Un programma che raccoglie opere di autori che, nel loro percorso creativo, hanno vivamente sentito il tema di una spiritualità che vuole estendere l’umano verso un suono più ampio e cosmico che tange la dimensione del silenzio assordante di Dio.

Così in Scelsi, per il quale il suono, vissuto di là dalle convenzioni abituali, è un campo di scoperta ed esplorazione. Non è nella proliferazione delle articolazioni che si rivela un senso, ma in un atto di riduzione che in questa forma apra mondi. Con segni evidenti già nelle opere degli anni ’50 del secolo scorso.

In Stockhausen l’invocazione all’oltre, all’eterno, a una temporalità che di tanto travalica l’uomo, cavalcando, invece, galassie e lontane costellazioni di stelle, attraversa una vita di sperimentazione che è fatta, da una parte, di meditazione, dall’altra di strappi dal sé, energia e volontà. L’ottavino, nel suo pezzo, è rovello, ossessiva domanda, urlo di invocazione, urto e dissonanza.

Feldman è la sottigliezza di un suono che è tutt’uno con una ricerca interiore, di una pura risoluzione nell’Altro, in Dio. Gesto rivolto verticalmente verso l’Alto, fuori da progetti e relazioni: punta estrema dell’anima che si dà come suono, quel suono ricercato intensamente, in massima concentrazione.

Programma:

Giacinto Scelsi (1905-1988) - Tre pezzi (1956-57) per sassofono soprano

Karlheinz Stockhausen (1928-2007) - Zungenspitzentanz per ottavino - da Samstag aus Licht (1981-83)

Morton Feldman (1926-1987) - Palais de Mari (1986) per pianoforte

Giacinto Scelsi (1905-1988) - Suite (1953) per flauto e clarinetto

AGORART ENSEMBLE: Davide Baldo (flauto e ottavino) - Emanuele Dalmaso (sax e clarinetto) - Cosimo Colazzo (pianoforte)

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