Nowhere
Italia/Spagna/Argentina, 2001
Genere: Drammatico
Regia: Luis Sepulveda
Cast: Daniel Fanego, Harvey Keitel, Jorge Perugorria, Luigi Maria Burruano
Anni Ottanta in un paese latinoamericano. Il dittatore di turno ha ideato un piano sinistro per giustificare la permanenza dei militari al potere: i suoi servizi segreti sequestrano un gruppo di oppositori formato da: uno studente appassionato di boxe, un cuoco omosessuale, un professore disilluso, un operaio amante del bolero e un barbiere che preferisce il tango. Vengono condotti in una vecchia stazione ferroviaria sperduta nel deserto, chiamata "Nessun Posto". Con laiuto di uno strano avventuriero, chiamato il Gringo, di un uomo del deserto che è un attivo militante della resistenza e di una bella ragazza che fa della lotta clandestina una sorta di continuo omaggio al compagno ucciso, i prigionieri progettano una fuga che si rivelerà indimenticabile tanto per gli oppressori che per coloro che conoscono il vero e inquietante spirito della libertà.
L'apologo è una forma letteraria che produce spesso notevoli risultati artistici. Ma si tratta di una struttura difficilmente trasferibile al cinema. Lo conferma Nowhere, il film con cui Luis Sepulveda, apprezzato e popolare scrittore latino-americano, esordisce come regista.
La sceneggiatura, firmata dallo stesso Sepulveda, è tratta da un suo racconto e narra la storia di cinque dissidenti cileni, che, per ordine del dittatore di turno, vengono catturati, imprigionati e spediti in uno sperduto campo in mezzo alle montagne, isolato dal resto del mondo. I cinque oppositori vengono affidati alla custodia di un manipolo di soldati non meno spaesati di loro e, un poco alla volta, prendono il sopravvento sui militari. Aurelio, un cuoco omosessuale convince il caporale che si occupa del rancio a migliorare il cibo per i soldati; il ferroviere Pedro rimette a nuovo una vecchia locomotiva abbandonata; lo studente Paolo impartisce lezioni di calcio alla truppa; il barbiere Salomon fa sognare i soldati con i suoi racconti erotici. Infine, aiutati dai membri della resistenza, i prigionieri riescono anche a fuggire.
Nowhere è appunto un apologo sulla libertà e la dignità umana, espresso in forma di favola morale e didascalica, assai schematica. Da un punto di vista cinematografico, una sfida impegnativa e difficile, che qualche volta riesce, si pensi a La vita è bella di Benigni, ma che più spesso determina risultati deludenti. Nowhere appartiene a questa seconda categoria: la trama non convince, i dialoghi sono eccessivamente retorici e sentenziosi, la visione del mondo è manichea, i militari sono ridotti a ridicole macchiette, ma anche alcuni personaggi, come il "Gringo", affidato ad Harvey Keitel, risultano involontariamente caricaturali.
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