Rassegna autori trentini

Cinema

Giovedì 8 maggio ore: 21.00
Medeas
di Andrea Pallaoro (97')
Nella provincia americana più profonda, Ennis, severo e instancabile allevatore, fatica a mantenere il controllo sulla propria vita: la moglie, la giovane Christina, è sempre più chiusa in se stessa, mentre i figli sognano una via d’uscita dal chiuso e soffocante silenzio in cui vivono. Con il crescere delle tensioni, ogni personaggio dovrà confrontarsi con i propri desideri e le proprie paure, nel conflitto sempre più pericoloso fra libertà e controllo, intimità e alienazione.

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Venerdì 9 maggio ore: 21.00
Apocalisse
di Francesco Dal Bosco (88')
Il testo poetico dell'apocalisse, ultimo libro del Nuovo Testamento, mi sembra risuonare, in questi giorni, con particolare chiarezza.L'idea all'origine di questo film consiste nel contrapporre, mettere uno di fronte all'altro, come in uno specchio, il suono e lo spirito di questa scrittura con la forma, in un certo modo anchessa apocalittica, della nostra vita quotidiana.Il film ha una struttura molto semplice: 22 uomini e donne che si trovano a vivere, per un motivo o per l'altro, ia margini di questa società (ma delle cui vicende personali non sappiamo nulla) leggono per noi, davanti alla macchina da presa, uno dopo l'altro, i 22 capitoli dell'apocalisse.

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Sabato 10 maggio ore: 21.00
Nach Dresden (65')
Fino a quando... (55')
di Vittorio Curzel
Hermann è un professore universitario newyorkese, ebreo tedesco, nato nel 1930, fuggito negli Stati Uniti con la madre e la sorella, a causa delle persecuzioni razziali. Nella Shoah, ha perso il padre, gran parte dei parenti e dei compagni d’infanzia.Durante il viaggio, nel treno che lo porta da Berlino, a Dresda fra vie e piazze che non riconosce, attraverso i suoi pensieri, le sue emozioni, i suoi ricordi, rivive la storia della Germania dal 1930 ad oggi, insieme alla storia degli ebrei tedeschi e del loro tragico destino, dall’assimilazione al genocidio.
Sul retro di una vecchia fotografia, trovata per caso in un cassetto mai svuotato, l’indirizzo di uno studio fotografico in una cittadina della Bassa Austria, al confine con la Repubblica Ceca. Sulla foto, scattata nel 1916, due fratelli, giovani soldati trentini con la divisa dell’impero asburgico, durante una licenza dal fronte. Poi l’immagine di una famiglia patriarcale e quella di bambini in un’aula scolastica, tutti dello stesso paese, tutti profughi di guerra. Una piccola comunità fra i monti, fino ad allora ai margini della storia, all’improvviso si trova drammaticamente coinvolta in qualcosa di molto più grande.

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Domenica 11 maggio ore: 21.00
I quadri hanno gli occhi di tutti i pittori
di Andrea Andreotti (46')
Il documentario è la storia di un giovane pittore che nel Trentino agli inizi degli anni '60 dipinge la realtà rifiutando le imposizioni delle tendenze artistiche del momento. E' l'inizio di un percorso personale e coerente che porta il giovane artista ad abbandonare l'amata pittura di figura per approdare negli anni '70 al colore puro.
Il film racconta , attravero il ricordo di amici, colleghi e parenti, l'avventura artistica di Luigi Senesi sullo sfondo dei due decenni che hanno trasformato per sempre il concetto stesso di arte.

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Lunedì 12 maggio ore: 21.00
Corti e documentari (65')
di Sebastiano Luca Insinga
Serata dedicato al giovane regista Sebastiano Luca Insinga, siciliano e trentino d’adozione. Il programma prevede la proiezione dei cortometraggi di fiction e documentario prodotti dal 2008 al 2014.
Il primo è un film di montaggio di vecchi filmati familiari in super8 "Maledetta Primavera". Il 2010 è l'anno di "Lo Sconosciuto", documentario sulla ex-fabbrica Ital Cementi, che indaga il contrasto tra gli abitanti dentro la fabbrica occupata e gli abitanti del quartieri Piè di Castello. E' poi la volta de "La Caduta", cortometraggio di fiction su una storia d'amore che si sgretola, protagonista il trentino Stefano Pietro Detassis. Nel 2013 gira a Milano, "Hands", secondo corto di fiction, realizzato all'interno del progetto Film Factory Italia, una storia raccontata attraverso un punto di vista particolare, cioè le mani dei protagonisti, che sono Cristiana Capotondi e Francesco Colella. Chiude la serata un corto documentario inedito "Notturno".

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Martedì 13 maggio ore: 21.00
Sloi. La fabbrica degli invisibili (52')
Gli uomini della luce (52') di Katia Bernardi
Il film documentario, intende ripercorrere le tappe della storia della fabbrica Sloi di Trento, dalla sua nascita negli anni del Fascismo fino alla sua drammatica chiusura, avvenuta nel 1978 in seguito all’esplosione di un incendio che avrebbe potuto contaminare l’intera città. La Sloi nasce come fabbrica di guerra nel 1940 per la produzione di piombo tetraetile, il liquido da miscelare come antidetonante alla benzina, necessario prima all’aviazione di tutto l’Asse di Ferro.
Negli anni Cinquanta, le più colossali imprese di ingegneria industriale e i più famosi registi cinematografici italiani e stranieri si incontrarono per un appuntamento con la storia, in cima alle montagne e lungo i fiumi del Trentino. Sullo sfondo della costruzione dei grandi impianti idroelettrici della regione, gli "uomini della luce", ovvero coloro che stavano creando la monumentale impresa dell’energia idroelettrica, divennero protagonisti del lavoro di altri "uomini della luce", ovvero gli operatori della luce del cinema, pronti a immortalare quel momento storico. Un viaggio nella memoria tra energia, lavoro, ambiente e cinema.

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Mercoledì 14 maggio ore: 21.00
Voci e silenzio di Juliane Biasi Hendel (60')
Gaetano Sarrubbo è il perfetto direttore penitenziario. Dopo trent'anni di servizio e ormai in pensione ritorna nel vecchio e abbandonato carcere di Trento scoprendo un silenzio inquietante. "Un carcere ha sempre vissuto con le voci degli altri" sottolinea Sarrubbo. E così le voci diventano le storie dei protagonisti del carcere, da sempre crocevia di esistenze che scorrono all'interno delle sue mura centenarie come in un mondo parallelo.

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Giovedì 15 maggio ore: 21.00
Ritratto di un imprenditore di provincia di Hermes Cavagnini (90')
"Ritratto di un Imprenditore di Provincia" narra le ambizioni imprenditoriali dell’ex camionista Mario Gandolfi, self made man impegnato nella realizzazione di progetti edilizi sempre più ambiziosi. Appena conclusa la costruzione di un maneggio per gare internazionali d’equitazione, l’ex enfant prodige della provincia bresciana è già impegnato nella realizzazione del Polo del Lusso, un enorme centro commerciale affacciato sulle rive del Lago di Garda.

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