Segreto di Stato

Cinema

Dedicato a...

di Sidney Gilliat (GB, 1950)
Presentano Mauro Bonetto e Gianluigi Bozza

Titolo: State Secret
Altri titoli: Segreto di Stato (I); The Great Manhunt (USA)
Origine e anno: Gran Bretagna, 1950
Produzione: London Film
Distribuzione: British Lion Film; Columbia Pictures; Henwood Video; Minerva
Regia: Sidney Gilliat
Interpreti: Douglas Faribanks junior (dottor John Marlowe); Glynis Johns (Lisa Robinson); Jack Hawkins (colonnello Galcon); Walter Rilla (generale Niva); Karel Stepanek (dottor Revo); Herbert Lom (Karl Theodor); Hans Moser (Sigrist); Guido Lorraine (tenente colonnello Prachi); Robert Ayres (Arthur J. Buckman); Carl Jaffe (Janovic Prada); Gerard Heinz (Tomasi Bendel); Howard Douglas; Martin Boddey; Russel Waters; Arthur Howard; Leslie Linder (Andre); Leo Bieber; Nelly Arno; Paul Demel; Danny Green; Anton Diffring; Olga Lowe; Therese Van Kye; Peter Illing; Arthur Reynolds; Richard Molinas; Eric Pohlmann; Louis Wiechert; Gerik Schjielderup; Henrik Jacobsen; Arthur Skinner
Soggetto: Tratto da una novella di Toy Huggins; Sidney Gilliat
Sceneggiatura: Sidney Gilliat; Roy Huggins
Fotografia: Robert Krasker
Musiche: William Alwyn
Montaggio: Thelma Myers
Costumi: Ivy Baker; Beatrice Dawson
Aiuto regista: Guy Hamilton
Durata: 104’
Divieti: in Finlandia vietato ai minori di 16 anni; in Svezia vietato ai minori di 15 anni

Il film
In uno Stato dei Balcani, un celebre chirurgo americano compie una difficile operazione. Il paziente è il dittatore del luogo. Durante l’intervento il paziente muore. Il capo dell’esercito vuole, per ragioni di ordine pubblico, che la notizia della morte del capo di Stato resti segreta e sequestra quindi il chirurgo, mentre in pubblico fa esibire un sosia del dittatore. Il medico tuttavia riesce a fuggire. Completamente allo sbando in un paese che lo bracca, trova un insperato aiuto in un’attrice americana che recita in teatro locale. Dopo una serie di inseguimenti rocamboleschi, i due giungono presso un valico montano, in prossimità del confine. A pochi metri dalla salvezza vengono però catturati. Il chirurgo è ormai prossimo ad essere giustiziato quando, inaspettatamente, il sosia del dittatore viene ucciso in pubblico. A questo punto diventa inutile il “giochetto” di sostituzioni operato dal regime ed anche il chirurgo non rappresenta più una minaccia e viene lasciato libero.
State Secret conseguì nell’anno della sua uscita scarsissimo successo, al punto che l’apprezzamento per questo film si espresse molti anni dopo ed ancora oggi possiamo apprezzare le indubbie qualità di quest’opera. Uno dei titoli con il quale è nota la pellicola, The Great Manhunt, riassume certo con più efficacia l’elemento di pathos contenuto nel film e cioè la caccia a cui viene sottoposto il protagonista. State Secret era però indubbiamente più calzante, in tempi di guerra fredda, per descrivere le torbide trame che caratterizzavano molti paesi del socialismo reale di allora.

Set in Trentino
Un uomo che fugge in un paese straniero è comunque un modo perfetto per offrire, attraverso l’inconsueta guida di un fuggitivo, una visione non necessariamente scontata di una città o un territorio. È quanto accade con Trento e il Trentino. Il protagonista di State Secret conduce lo spettatore attraverso vicoli e strade della città, da via Manci a via del Suffragio, da via della Prepositura a vicolo Colico, entrando in edifici ancora perfettamente riconoscibili, dal teatro Sociale alla stazione, opportunamente camuffati. Ma il “tour” non finisce qui: la fuga di Douglas Fairbanks continua sul Vajolet, in val di Fiemme, sul Catinaccio e lungo la funivia da Zambana a Fai. E il gioco dei luoghi da scoprire può andare avanti per tutto il film.

Il regista
Sidney Gilliat (Edgeley, Gran Bretagna 15.02.1908 - Pewsey Vale, Gran Bretagna 31.5.1994). Sceneggiatore e regista inglese. Dopo un inizio come giornalista, entrò nel mondo del cinema nel 1927, presso la British International Pictures. Qui lavorò come assistente dello sceneggiatore Walter Mycroft. Nel 1929 fu il battutista del regista Walter Forde e l’anno seguente divenne lettore delle sceneggiature presso la Gainsborough Pictures. Con la sua collaborazione al film di Walter Forde, Rome Express, nel 1932, iniziò la sua carriera di autore. Negli anni seguenti scrisse prevalentemente commedie, prodotte da Michael Balcon e dirette per lo più da Fordes. Nel 1936 iniziò una decennale collaborazione con l’autore Frank Launder. Dal 1942 essi curarono tutti gli aspetti dei loro film: la regia, la sceneggiatura e, dal 1944, anno di fondazione della Individual Picture, anche la produzione. Tra le varie storie scritte, di media qualità, i due autori composero anche alcune sceneggiature che divennero dei classici del cinema, come La signora scomparsa di Hitchcock e per le opere giovanili di Carol Reed (il film di propaganda anti nazista Night Train to Munich, la commedia sociale Kipps e il dramma storico The Young Mr. Pitt). Con la commedia The Rake’s Progress (1945), Gilliat e Launder si affermarono anche quali registi. Dopo alcuni film di argomento più “serio”, come Green for Danger (1946) e State Secret (1950), si specializzarono, a partire dai primi anni Cinquanta, nel genere comico e nella commedia. Dal 1961 Gilliat venne chiamato alla presidenza degli Shepperton Studios. Egli fu anche fondatore dell’associazione degli sceneggiatori inglesi e, in seguito, anche direttore della società di produzione British Lion Film. Nel 1979 tornò a lavorare ad un film per l’ultima volta, in qualità di consulente di produzione, per l’ultimo lavoro del suo vecchio amico Launder, The Wildcats of St. Trinian’s. Nell’opera di Gilliat vi fu sempre un aspetto scherzoso, che non si può definire satira, ma che non scadeva neppure nella comicità più grossolana. Il suo stile è esemplificato in Left Right and Centre (1959); Only Two Can Play (Sesso peccato e castità, 1961) e i film The Belles of St. Trinian’s (1954), The Pure Hell of St. Trinian’s (1960), The Great St. Trinian’s Train Robbery (La rapina più scassata del secolo, 1966). Il suo ultimo film fu Endless Night (Champagne per due dopo il funerale, 1971)


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