Tre giorni su... l'acqua
Il problema della gestione delle acque negli ultimi anni è stato spesso d'attualità; se neè parlato per motivi umanitari e di solidarietà con il Terzo Mondo, ma anche per problemi locali, immediati e sotto gli occhi di tutti.
Siamo certi che la nostra storia, il XXI secolo, non ha bisogno di scrivere lepoca dell oro blu, dopo che il petrolio, loro nero, è stato il protagonista del secolo XX. Possiamo e dobbiamo considerare lacqua come bene comune, patrimonio dellumanità. Laccesso allacqua potabile è un diritto umano e sociale imprescindibile, che deve essere garantito a tutti gli esseri umani. Perché questo avvenga bisogna sottrarre lacqua alla logica del mercato e ricollocarla nellarea dei beni comuni, alla cui tavola devono potersi sedere tutti gli abitanti della Terra con pari diritti, comprese le generazioni future.
In Italia il dibattito è sulla necessità di un cambiamento legislativo per assicurare una gestione basata sui principi di bacino, che rispetti il ciclo integrato ed assicuri acqua di buona qualità a tutti i cittadini.
In relazione alla situazione trentina, nel giugno del 2003 è stato siglato il Patto per l'Acqua, un intesa fra Provincia, vari Comuni del Trentino ed associazioni ambientaliste per far nascere il Forum per l'acqua. L'obiettivo del patto: promuovere una cultura più rispettosa degli equilibri naturali, cosciente del fatto che le risorse di cui disponiamo non sono illimitate e quindi vanno gestite con cura. Si propone, in aggiunta, di diventare luogo di collaborazione tra associazioni, enti pubblici e settori produttivi per sviluppare una nuova cultura dellacqua come bene comune dellumanità.
Programma
La Tre-giorni dedicata a questo tema serve per informare e raccontare le contraddizioni globali e locali nella gestione della risorsa acqua.
Nello spettacolo H2Oro (9 dicembre ore 20.30, Teatro san Marco) della compagnia teatrale Itineraria si affrontano i temi della privatizzazione dellacqua, delle multinazionali, del contratto mondiale dellacqua, delle guerre dellacqua e delle dighe, degli sprechi e dei paradossi nella gestione dellacqua in Italia, del cosa fare noi-qui-ora, della necessità di contrastare e invertire lindirizzo di mercificazione e privatizzazione.
Lo spettacolo premiato nel 2006 con una targa dargento dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi. Realizzato con il Patrocinio del Comitato Italiano per il Contratto Mondiale sullAcqua e del Centro Nuovo Modello di Sviluppo di Vecchiano, ha ricevuto in seguito il Patrocinio del Ministero delle Politiche agricole e forestali, del Ministero della Pubblica Istruzione Università e Ricerca, della Presidenza della Regione Lombardia e della Provincia di Lodi.
Yaku: La rivoluzione dellacqua (10 dicembre ore 20.30, Teatro san Marco)
All'interno del progetto di sensibilizzazione sul territorio "Dalla Ande alla Alpi, genti di montagna in difesa dell'Acqua", sostenuto dalla PAT, l'associazione Yaku ha invitato per le giornate del 10 e 11 dicembre 2009 tre ospiti di rilievo nel panorama delle lotte globali in difesa dell'acqua e dei beni comuni, per una serata pubblica ed un incontro all'Università, Facoltà di Sociologia.
Trattasi del sindacalista boliviano Oscar Olivera, della sociologa ed attivista messicana Raquel Gutierrez, e del politologo irlandese John Holloway: tutti e tre, ognuno con la propria specificità, sono stati i protagonisti di un evento epocale: la Guerra dell'Acqua di Cochabamba, avvenuta nell'aprile del 2000.
In occasione del decennale della Guerra dell'Acqua, verrà presentato in prima nazionale il libro "La Rivoluzione dell'Acqua - la Bolivia che ha cambiato il mon do" (ed. IntraMoenia - distribuito dal settimanale Carta): testimonianze e attualizzazioni delle giornate di Cochabamba, a cura di Yaku.
Un focus importante verrà fatto anche sulla Bolivia, all'indomani delle elezioni presidenziali (7 dicembre).
In parallelo, verrà inaugurata anche una mostra fotografica di venti pannelli in b/n sui progetti di cooperazione internazionale sviluppati da Yaku assieme alle associazioni e alle comunità contadine boliviane, per il recupero e la difesa dell'acqua nelle Ande.
Filorosso: film-documentario Terra dAcqua (11 dicembre Centro per la Formazione alla Solidarietà Internazionale ore 20.30) racconta la situazione in Uruguay.
È il risultato di un progetto di cooperazione internazionale tra lAssociazione Filorosso o.n.l.u.s. di Trento, Italia, e la Casa Bertold Brecht, Montevideo, Uruguay. È un contributo al lavoro della Commissione Nazionale per la Difesa dellAcqua e la Vita, una rete di organizzazioni che ha promosso lo storico plebiscito del 2004. Da allora il Diritto allAcqua è stato scritto nella Costituzione uruguayana.
Il documentario è stato prodotto attraverso la metodologia della comunicazione partecipativa. I protagonisti sono gli abitanti di quattro comunità del Paese: agricoltori di canna da zucchero del terreno Placeres di Bella Unión, Dipartimento di Artigas; la comunità agro-pastorizia familiare Los Furtado nel Dipartimento di Tacuarembó; il quartiere La Cantera, area che ha subito uninondazione, della città di Durazno e il quartiere Casabó, periferia della città di Montevideo, capitale del Paese.
Il documentario rappresenta una tappa della presa di coscienza, da parte degli abitanti dellUruguay, del proprio Diritto allAcqua.
La telecamera si trasforma in uno strumento che genera dibattito e partecipazione. È loccasione per riscoprire i problemi legati alle gestione delle risorse del territorio e cercare soluzioni in comune. Gli abitanti delle comunità decidono come raccontare la propria storia. Ci auguriamo che possa contribuire alla tutela di questo bene comune anche per altri popoli del mondo.
organizzazione: Associazione Filorosso o.n.l.u.s.