12 settembre 1981: muore Eugenio Montale #accaddeoggi

Il poeta che cantava l'esistenza dell'uomo moderno

Eugenio Montale nacque a Genova il 12 ottobre 1896.

Durante l'adolescenza frequentò l'Istituto tecnico “Vittorio Emanuele”, scoprendo da solo la propria vocazione per la letteratura. Immerso nei paesaggi liguri, Montale lesse le opere dei grandi scrittori italiani, avvicinandosi gradualmente anche alla scrittura.

Durante la Grande guerra, Montale fu arruolato nella fanteria come sottotenente ed inviato poi al fronte in Vallarsa. Conclusa l'esperienza militare, ritornò in Liguria, dove qualche anno dopo, nel 1925, pubblicò la sua prima raccolta poetica, Ossi di seppia. Nello stesso anno, il poeta si schierò apertamente contro il fascismo, firmando il Manifesto degli intellettuali antifascisti di Benedetto Croce.

Dal 1948 Montale si trasferì a Milano dove diventò redattore per il Corriere della Sera, scrivendo in particolare di letteratura straniera e musica, e continuò la sua produzione poetica, pubblicando, tra gli altri, la raccolta La Bufera e altro nel 1957.

Durante gli ultimi anni di vita, fu nominato senatore a vita e successivamente, nel 1975, insignito del Premio Nobel per la Letteratura, diventando il quarto autore italiano a ricevere tale riconoscimento.

Eugenio Montale morì a Milano il 12 settembre 1981.

L'uomo coltiva la propria infelicità per avere il gusto di combatterla a piccole dosi. Essere sempre infelici, ma non troppo, è condizione 'sine qua non' di piccole e intermittenti felicità.” Eugenio Montale

Montale e il libro di poesia

redazione
parte di: Accadde oggi ...

12/09/2016