20 novembre 1952: muore Benedetto Croce #accaddeoggi

Il filosofo della libertà

Benedetto Croce nacque il 25 febbraio 1866 a Pescasseroli, in provincia dell'Aquila.

Dopo la scomparsa dei genitori a causa del terremoto della Casamicciola del 1883, fu affidato alla tutela del cugino Silvio Spaventa, nella cui residenza romana conobbe molti politici ed intellettuali dell'epoca. Frequentò la Facoltà di giurisprudenza all'Università di Napoli, ma si appassionò contemporaneamente alla filosofia, sviluppando una posizione liberale.

Nel 1903 uscì il primo numero de La critica, rivista di filosofia e letteratura pubblicata in collaborazione con l'amico Giovanni Gentile. Nel 1910 fu nominato senatore e nel 1921 divenne Ministro della Pubblica Istruzione nell'ultimo governo Giolitti.

Dopo un appoggio iniziale al partito fascista, se ne distaccò in seguito all'omicidio Matteotti. Croce divenne poi gradualmente uno dei simboli del dissenso al regime, redigendo il Manifesto degli intellettuali antifascisti e prendendo fermamente posizione contro le leggi razziali.

A seguito della caduta di Mussolini, il filosofo abruzzese partecipò attivamente alla vita politica in qualità di presidente del Partito Liberale Italiano.

Benedetto Croce morì a Napoli il 20 novembre 1952.

Fino a diciotto anni tutti scrivono poesie; dopo, possono continuare a farlo solo due categorie di persone: i poeti e i cretini.” Benedetto Croce

Benedetto Croce

redazione
parte di: Accadde oggi ...

20/11/2016