Conversazioni ravvicinate del terzo tipo

I gruppi di lettura si sono incontrati ad Arco

"Nessuno si conosce meglio che nello sguardo dell’altro"Questa la frase che campeggiava sulla lavagna a fianco del palco all’incontro provinciale dei gruppi di lettura, che si è tenuto sabato 19 maggio ad Arco , costruito sugli interventi dei relatori (L. Ferrieri, M. Ferraresi, P. Malvinni, A. Bitasi e E. Leveghi) e sui racconti delle esperienze dei partecipanti dei GdL, giunti da tutte le valli del Trentino. L’aforisma sintetizza bene la ricchezza dell’esperienza del partecipare ad un gruppo di lettura. Contrariamente al luogo comune che lo vuole un club snob per intellettuali annoiati, il quadro emerso dalle esperienze dei partecipanti lo individua come luogo di ascolto, confronto e rispetto, dove parlar di un libro è solo (?) un bel pretesto per condividere una passione, capire meglio se stessi e gli altri, conoscere nuove persone, esplorare autori e scoprire nuovi orizzonti letterari.

Un’occasione di esperienza di una verità del testo, non come supremazia della tesi di un partecipante su quelle di tutti gli altri, ma come prodotto collettivo, scaturito da un dialogo autentico, dal quale ognuno torna a casa arricchito e più consapevole.

Moltissimi gli interventi che si sono susseguiti nella giornata, dando testimonianza di un percorso dei lettori delle biblioteche trentine più che quindicennale e di una pratica che, tutt’altro che superata, sta ancora evolvendo, aprendosi a nuove esperienze: dai testi in lingua originale a nuove fasce di età, coinvolgendo gli adolescenti, con l’aspirazione di conquistare i ventenni-trentenni, notoriamente la fascia d’età più pigra nella lettura.

Dalla giornata è emerso quindi un bilancio fortemente positivo, che invita, e tale è l’impegno che si è assunto il Sistema Bibliotecario Trentino, ad investire nelle comunità della lettura condivisa, creando occasioni di formazione/confronto per il ruolo delicatissimo e fondamentale del coordinatore e sostenendo/coordinando sia i gruppi di lettura già attivi sia quelli che nasceranno.

Alessandro Demartin

Bibliotecario di Arco


25/05/2018