A #Biblioè sabato 23 aprile 2016 incontro con l'autore di “Clap”

alle ore 14.00 presso il Palazzo delle Albere, Trento

«Questo libro parla di scuola. Ma non siamo al Sud o in una periferia metropolitana. Siamo al nord, in una ricca provincia che parla poco ed è preda di gelidi inverni. Da questa terra giunge una storia, narrata da una prospettiva insolita, di ragazzi coraggiosi e insegnanti tenaci che ancora vogliono dimostrare quanto possa essere importante la scuola. Nelle pagine incontriamo Alida, Erica, Federica e Damian, Amid, Maddalena, Giovanni e Denise, adolescenti che hanno cambiato la scuola, le sue relazioni, le percezioni e la vita quotidiana.

La nostra vicenda inizia dieci anni fa e sfocia nell’esperienza della Classe Aperta, un’azione pedagogica ed educativa che propone ad un gruppo di adolescenti ad alto rischio di dispersione scolastica ed emarginazione sociale un altro modo di stare a scuola.» [A. Bortolotti, Clap, Edizioni Creativa, Viareggio 2015].

Hanno scritto su Clap:

«”Clap” sta per “Classe aperta”. Non un romanzo, ma neanche un saggio. “Piuttosto – riflette Bortolotti – una narrazione, tra letteratura e documentazione, per far conoscere l’esperienza della Classe aperta, ma anche per ragionare e discutere di cosa significhi occuparsi, cercando di alzare il livello delle competenze, dei ragazzi più fragili, cercando di dar loro un’opportunità formativa”.», Paolo Piffer, «Vita Trentina», 15 novembre 2015.

«Dietro uno sguardo come quello di Clap vi è allora la tensione a costruire un discorso collettivo e la sua pervasiva impossibilità, o, se si vuol essere più ottimisti, l'impossibilità ma la tenace tensione a ricostruire discorsi collettivi […]. Lo spirito costituzionale, l'egualitarismo utopistico, l'ottimismo pedagogico si confondono con il senso del limite e di quotidiana sconfitta degli insegnanti. E' in questo amalgama che la scuola italiana è rappresa.», Emanuela Annaloro, «Laletteraturaenoi.it», 15 dicembre 2015.

«Bortolotti racconta, riportando le storie dei suoi allievi, un nuovo modo di vivere la scuola.», Sara Panizzon, “Giornale di Vicenza”, 21 dicembre 2015.

L’autore:

Andrea Bortolotti è impegnato nella Formazione Professionale dove nel corso degli anni è stato insegnante, coordinatore della didattica e vicepreside provando in ciascuno di questi ruoli a contrastare l’abbandono scolastico. Per due stagioni ha collaborato con il Dipartimento della Conoscenza della Provincia di Trento, Settore Coordinamento Allievi con Bisogni Educativi Speciali. Lavora con Marco Rossi-Doria nel dare via al Progetto Campus del quale cura la supervisione con il professor Gustavo Pietropolli Charmet. Da questa esperienza è nato per l’IPRASE di Trento il volume Progetto Campus – Un possibile modello per una scuola che accoglie del quale è co-autore. Coordina il progetto di cui si parla in questo libro.

redazione

19/04/2016