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Lunedì 24 aprile, ore 15:00

La figura di Arlecchino ha accompagnato nei secoli, e continua ad accompagnare, le risate catartiche delle anime dei vivi e dei morti.

I primi incontri avvengono durante le scorribande dell’antico Hellequin, del quale si ha notizia sin dal XII secolo nelle testimonianze dei monaci erranti e nelle culture carnevalesche di tutta Europa e poi attraverso i “Viaggi Teatrali” dei Comici italiani che lo hanno fatto conoscere in tutto il mondo. Un paio di secoli prima della grande diffusione della Commedia dell’Arte, nel XXI canto dell’Inferno della Divina Commedia, Dante descrive un simpatico Alichino attaccabrighe, in mezzo ai diavoli buffi e grottescamente giocosi della quinta bolgia del cerchio ottavo.

Nel Cinquecento Tristano Martinelli fu il primo attore comico ad aver scelto esplicitamente per la sua maschera il nome di Arlecchino.
Ancora oggi la figura di Arlecchino è avvolta nel mistero apparentemente contraddittorio della sua antichità e della sua attualità.

L’artista contemporanea Claudia Contin Arlecchino raccoglie queste divine o inferiche eredità di saltimbanco, portando sulle scene del suo teatro la capacità di Arlecchino di leggere ogni aspetto della realtà come una sana e indispensabile umana commedia. In questo divertente racconto iconografico e teatrale, l’autrice ci svela i segreti messaggi contenuti nelle antiche incisioni raffiguranti i diavoli buffi, i proto-Arlecchino, l’antico Hellequin, i giullari, gli uomini selvatici dei carnevali danzanti e i grandi Arlecchino professionisti della storia della Commedia dell’Arte che l’hanno ispirata nel suo mestiere. L’autrice racconta anche le storie e i progetti di quegli artisti che, tra il XX e il XXI secolo, nello scegliere Arlecchino come modello o come ispirazione, hanno contribuito a creare una nuova iconografia contemporanea arlecchinesca con “Ritratti d’arte del primo Arlecchino donna”.

Claudia Contin Arlecchino è autrice, attrice, regista e artista figurativa, conosciuta in tutto il mondo come la prima donna a interpretare il carattere maschile di Arlecchino sin dal 1987. Ha già pubblicato numerosi testi teatrali, saggi e ricerche di antropologia teatrale, tradotti in varie lingue. Ha fondato nel 1990 e tuttora dirige assieme al regista Ferruccio Merisi, la “Scuola Sperimentale dell’Attore” a Pordenone e dal 1997 è co-direttore artistico del festival annuale internazionale “L’Arlecchino Errante”. Nel 2007 ha fondato il laboratorio d’arte e artigianato “Porto Arlecchino”, in collaborazione col grafico, fotografo e musicista Luca Fantinutti. 

redazione
parte di: Biblioè 2017

17/04/2017