Il senso della natura

A portata di mano

Sensi. Natura. Mano. Come unire queste tre variabili e creare un prodotto editoriale che integri i bisogni dei non vedenti, ipovedenti e vedenti? Ci hanno pensato i libri tattili illustrati, che di speciale hanno molto. La mano e la sua sensibilità percettiva sono il centro del progetto. Così come nell’illustrazione di Ninamasina, le piume di un’anatra prendono la forma di una mano, così nel mondo editoriale il libro illustrato tattile si trasforma completamente e l’oggetto acquista un design “speciale”.

I libri tattili illustrati sono certamente una collezione di pagine, con immagini e testo, rilegate da una coperta. Ma non hanno nulla a che vedere con il libro che tutti abbiamo sotto mano. I libri tattili illustrati trasformano la visione in un’esperienza percettiva in maniera che il tatto e non la vista sia il senso principale utilizzato per leggere.

L’editoria tattile illustrata è un progetto di lettura accessibile, contemporaneamente accessibile a vedenti, non vedenti e ipovedenti. Sono narrazioni nelle quali le immagini “tattili” sono accompagnate da testo in nero e in braille, rispondendo alla stessa volontà di dialogo tra illustrazione e narrazione presente nei picture books.

Tante sono le specificità del libro tattile illustrato, le più rilevanti sono che:

  1. la rilegatura deve permettere al testo di aprirsi totalmente per offrire maggiore agio al movimento della mano e delle dita;
  2. il materiale di costruzione deve essere tattilmente significativo e dallo spessore marcato rispetto alla pagina in maniera che sia coerenza tra tatto e concetto espresso;
  3. possiede almeno due linguaggi scritti: il nero e il braille per favorire la lettura condivisa tra vedente e non vedente;
  4. le immagini devono presentarsi più alte rispetto al foglio della pagina, con forme grafiche facilmente identificabili e mai sovrapposte; questo per permettere una lettura tattile più chiara;
  5. i colori devono essere sgargianti e a forte contrasto per aiutare la lettura visiva delle persone ipovedenti;
  6. la prospettiva, che può non essere stata conosciuta, vista, interiorizzata, non esiste; le immagini dovranno essere poste frontalmente o di profilo, mai rappresentate in parti ma nella loro interezza;
  7. la copertina del libro deve essere rigida e solida con il titolo scritto in nero e in braille;
  8. unisce alla funzionalità del libro la ricerca estetica e artistica di qualità, al pari di tutti gli altri libri in commercio.

Già da queste poche notizie, si comprende come il libro tattile illustrato necessiti per essere realizzato e prodotto di competenze specifiche e una costante sperimentazione sui materiali e sulle tecniche comunicative. Tutte specificità che comportano un costo elevato dell’oggetto editoriale, che lo rende di “nicchia”, ma il bisogno al quale risponde non lo è.

In questo mondo così complesso la Federazione Nazionale delle Istituzioni prociechi-Onlus (http://libritattili.prociechi.it) da molti anni porta avanti un lavoro egregio. Collane editoriali, concorsi, approfondimenti, promozione e comunicazione di questo settore editoriale che non vuole più essere definito “speciale” se non nel senso di “qualità fuori dall’ordinario”.

redazione
parte di: straLUNATI

08/06/2020