Libere e Sovrane

Intervista a 4 voci: Micol Cossali, Giulia Mirandola, Mara Rossi, Michela Nanut

Libere e sovrane. Le donne che hanno fatto la Costituzione è soprattutto un progetto collettivo: ce lo raccontate?

Il libro Libere e sovrane. Le donne che hanno fatto la Costituzione è un progetto editoriale a tante mani che racconta una storia corale, quella delle ventuno donne diverse tra loro, ma unite nell'impegno politico e civile, che hanno fatto la Costituzione della Repubblica italiana. Ai testi hanno lavorato Micol Cossali, Giulia Mirandola, Mara Rossi, Novella Volani; le illustrazioni sono di Michela Nanut; la revisione scientifica è a cura di Maria Teresa Morelli che appartiene alla Società Italiana delle Storiche - SIS; la casa editrice è Settenove, fondata da Monica Martinelli con questo nome per richiamare alla memoria la data 1979, l’anno nel quale le Nazioni Unite adottano la CEDAW, la Convenzione Onu per l’eliminazione di ogni forma di discriminazione e di violenza contro le donne. Lavorare insieme è stata un’esperienza che assomiglia a quella di un laboratorio nel quale abbiamo messo in comune le idee, abbiamo scritto in gruppo, abbiamo discusso, talvolta in modo acceso, in certi momenti è stato essenziale trovare insieme un punto di sintesi, la forma del processo di ideazione e di realizzazione ha assunto quella di un cerchio con tanti raggi.

Il libro inizia ora il suo viaggio emozionante verso le lettrici e i lettori. Nelle intenzioni della casa editrice e nostre, il libro si rivolge in particolare a bambini, bambine, ragazze, ragazzi. A questo pubblico non ancora adulto abbiamo voglia di volgere lo sguardo, affinché l’esperienza della libertà e della sovranità, volutamente marcata nel titolo del libro, faccia parte del loro presente e futuro.

Com’era la Costituente al femminile?

Lo scenario che dobbiamo immaginare è questo: 21 donne e 535 uomini capaci di ideare e scrivere insieme la Costituzione della Repubblica italiana, un testo unico nel suo genere.

I lavori ebbero inizio concretamente il 25 giugno 1946. A questa data è importante affiancare quella del 2 giugno 1946 perché quel giorno, per la prima volta, le donne italiane poterono andare a votare ed essere elette. Non solo, al referendum sulla forma istituzionale dello Stato (Repubblica o Monarchia) votò l’89% circa degli e delle aventi diritto di voto. Tra questi 12.998.131 furono donne e 11.949.056 uomini. Questi numeri evidenziano che il peso delle donne in questa fase di trasformazione del paese fu determinante. Le 21 Madri costituenti provenivano da regioni d’Italia diverse, da percorsi politici e ideologici distinti e non appartenevano tutte alla stessa generazione. Tuttavia erano unite dal desiderio comune di cambiare il mondo, dall’antifascismo e dalla consapevolezza di rappresentare le donne italiane. Il loro impegno non va letto in un’ottica orientata solo verso il mondo femminile. Lo afferma Nadia Gallico Spano, che fu anche direttrice della rivista antifascista “Noi donne” e che sarà negli anni Settanta un punto di riferimento per il movimento femminista: «Quando si parla della donna rispetto alla Costituzione si sottolinea generalmente ciò che la Repubblica, la democrazia, la Costituzione hanno dato alle donne, ma non si parla mai di ciò che la battaglia delle donne ha dato alla Repubblica, alla democrazia, alla Costituzione.»

Libere e sovrane non è solo un progetto culturale ideato e realizzato in modo collettivo, ma è anche una mostra, ora una pubblicazione e in futuro?

Ci siamo ritrovate insieme con il desiderio di raccontare queste ventuno donne in vista del settantesimo anniversario del diritto di voto delle donne. Questo desiderio ha preso prima la forma di una mostra - pensata per essere agile e viaggiare il più possibile - che dal 2016 ad oggi ha raggiunto più di ottanta luoghi diversi, dal Trentino alla Calabria, ospitata in scuole, biblioteche, sale consiliari e sedi associative. Adesso, nel 2020, questo progetto è diventato un libro, arrivato nelle librerie in un momento non facile in cui incontri e presentazioni per ora sono possibili solamente a distanza. I prossimi appuntamenti infatti saranno online: venerdì 19 giugno alle 18 in diretta con la libreria romana “L'Altra città” e poi ospiti dello “Spazio Libri La Cornice” di Cantù, domenica 21 con una lettura alle 18 e giovedì 25 alle 20.45 per la presentazione del libro. Speriamo a breve di poterlo accompagnare di persona e che nel prossimo anno scolastico ci siano occasioni di incontrare ragazze e ragazzi. Anche la mostra continuerà a viaggiare.

Qual è l’origine delle immagini che campeggiano nei risguardi?

Nei risguardi troviamo due immagini che vedono tutte e ventuno le donne insieme.

Una è la riproduzione illustrata di una pagina di quotidiano dell’epoca che riporta la notizia dell’elezione di ventuno donne nell’assemblea Costituente.

L’altra immagine, che è anche la copertina del libro, è la riproduzione di una foto di gruppo mai realmente esistita. Non si tratta in questo caso della citazione di un documento storico, ma di una illustrazione concepita oggi, che prova a colmare una lacuna visiva e documentaria. Chi legge questa immagine si trova in una posizione interessante: è testimone, attraverso una illustrazione contemporanea, di un evento storico del quale manca una fotografia a cui rifarsi; ha modo di immaginare fisicamente una scena che è rimasta fuori dalla narrazione storica per lungo tempo; vede un’immagine nuova delle Madri costituenti. In questa illustrazione-foto di gruppo le donne costituenti sono un gruppo unito, soddisfatto del proprio operato, come una squadra che abbia vinto un campionato. Guardare a fondo una immagine e soffermarsi su quali differenze o somiglianze ci sono tra una fotografia e un’illustrazione è un gesto che il nostro libro invita a compiere.

Credo che oggi sia molto importante parlare di questo. L’emergenza sanitaria globale ha visto il ruolo femminile rimesso in discussione: professione, lavoro in casa, cura dei figli, sostegno all’educazione scolastica .... A che punto ci troviamo oggi?

L’emergenza sanitaria ha messo in risalto una volta di più il ruolo centrale e insostituibile delle donne. La cura delle persone, in questo periodo così stressante e complesso, è ricaduta nella maggioranza dei casi su di loro, nella vita domestica, nella cura dei figli e delle figlie, nell’affiancamento alla scuola, nell’assistenza alle persone anziane o in difficoltà. Questa immagine di donna è lo specchio della nostra contemporaneità e da lì dovrebbe (ri)partire la lettura politica del presente e del futuro. Abbiamo voluto scrivere nella quarta di copertina del libro una frase con la quale dichiariamo cosa vorremmo suggerissero le storie narrate in Libere e sovrane. «A ciascuna e a ciascuno di noi queste donne consegnano un pezzo della loro storia e ci invitano a proseguire il lavoro appassionante e inesauribile che hanno iniziato.»

È una domanda che facciamo a tutti gli intervistati: vi siete mai sentite “stralunate”?

Ciascuna di noi, in modi e situazioni diverse, probabilmente è “stralunata” quando ha la testa tra le nuvole. A volte possono essere le preoccupazioni o la stanchezza accumulata a renderci “stralunate”, altre una inspiegabile leggerezza, altre il desiderio sognante, ma concreto, di essere da un’altra parte, in uno spazio e un tempo diversi dal qui ed ora.

Se avete voglia di approfondire:

il video youtube di presentazione del libro Libere e sovrane. Le donne che hanno fatto la Costituzione 

  e il link alla pagina web che il gruppo di lavoro utilizza per per presentare il progetto.

redazione
parte di: straLUNATI

18/06/2020