F.A.Q.

Guida pratica all'uso del patrimonio culturale

Cos’è un vincolo?
"vincolo" è un termine di uso comune che non esiste in giurisprudenza ma è ormai entrato nel linguaggio quotidiano.  Per facilitare la comunicazione tra Soprintendenza e Cittadino si è deciso di utilizzare il termine  "Vincolo" per indicare una "dichiarazione di interesse culturale di un bene di proprietà privata che si conclude in un provvedimento motivato e notificato al proprietario" (d.lgs. 22 gennaio 2004 n. 42) .
La Soprintendenza svolge attività di tutela dei beni culturali che presentano interesse storico, architettonico ed etnoantropologico. I beni di proprietà di enti pubblici e persone giuridiche private senza fini di lucro sono comprese in elenchi descrittivi presentati al Ministero dagli enti proprietari ma sono comunque sottoposti a tutela fino alla verifica del loro interesse culturale (d.lgs. 22 gennaio 2004 n. 42) . I beni di proprietà privata devono essere preventivamente dichiarati di interesse culturale attraverso un procedimento di imposizione del vincolo (d.lgs. 22 gennaio 2004 n. 42) .

Come fare per sapere se un edificio è vincolato?

Cos’è un vincolo? "vincolo" è un termine di uso comune che non esiste in giurisprudenza ma è ormai entrato nel linguaggio quotidiano.  Per facilitare la comunicazione tra Soprintendenza e Cittadino si è deciso di utilizzare il termine  "Vincolo" per indicare una "dichiarazione di interesse culturale di un bene di proprietà privata che si conclude in un provvedimento motivato e notificato al proprietario" (d.lgs. 22 gennaio 2004 n. 42) .

La Soprintendenza svolge attività di tutela dei beni culturali che presentano interesse storico, architettonico ed etnoantropologico. I beni di proprietà di enti pubblici e persone giuridiche private senza fini di lucro sono comprese in elenchi descrittivi presentati al Ministero dagli enti proprietari ma sono comunque sottoposti a tutela fino alla verifica del loro interesse culturale (d.lgs. 22 gennaio 2004 n. 42) . I beni di proprietà privata devono essere preventivamente dichiarati di interesse culturale attraverso un procedimento di imposizione del vincolo (d.lgs. 22 gennaio 2004 n. 42) .

Cosa comporta un vincolo su un bene?

L'imposizione del vincolo implica dei limiti nell'uso e nella conservazione del bene. In particolare, qualsiasi intervento sul bene deve essere autorizzato dalla soprintendenza con l'apposita domanda di nulla osta.
Il Soprintendente, con provvedimento motivato può dare disposizioni al proprietario che dovrà esegure gli interventi ritenuti necessari per assicurare la conservazione ed impedire il deterioramento del bene culturale. Inoltre in casi di grave inadempimento può diffidare il proprietario del Bene. La Soprintendenza può sostituirsi ad esso nell'esecuzione dei lavori facendone poi rivalsa degli oneri economici sulla proprietà.

 

Come richiedere l'apposizione di un vincolo? 
Il proprietario di un bene storico, artistico ha la facoltà di fare richiesta alla Soprintendenza di valutazione dell'interesse culturale del bene ai sensi del D.Lgs. n.42 del 22 gennaio 2004 art. 14.
Nel caso in cui la Soprintendenza valuti la sussistenza dell'interesse culturale si avvierà il procedimento. 

Cosa bisogna fare per poter effettuare dei lavori su un bene sottoposto a vincolo?

Per poter effettuare dei lavori su un bene vincolato è necessario far presentare da un professionista abilitato (architetto o ingegnere nel caso siano presenti lavori di natura statica) una domanda in bollo (€14,62) sottoscritta dalla proprietà e dal tecnico. Per istruzioni precise riguardanti la domanda consultare l'apposito documento nella cartella Servizi -->Modulistica.

 

Quale documentazione è necessario allegare alla domanda per il nulla osta dei lavori?
La domanda dovrà contenere tre elementi:

  • la relazione tecnica (in triplice copia) con dettagliata descrizione delle metodiche di tutti gli interventi previsti;
  • estratto mappa catastale e schema generale del fabbricato con indicazione dei lavori previsti, tavole comparative sia di piante che di sezioni e prospetti (in triplice copia);
  • documentazione fotografica.

Per maggiori dettagli consultare l’apposito documento.

 

Come fare per chiedere agevolazioni fiscali in seguito a lavori di manutenzione, protezione e restauro e/o consolidamento su beni vincolati?
L'intervento eseguito deve essere stato regolarmente autorizzato dalla Soprintendenza.

Per ottenere le detrazioni fiscali relative alle spese sostenute per la manutenzione, la protezione ed il restauro di beni vincolati non occorre più la copiosa documentazione precedentemente richiesta (la certificazione della necessità delle spese, della loro congruità ecc) ma occorre una semplice DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DELL'ATTO DI NOTORIETA' CHE IL RICHIEDENTE DEVE PRESENTARE ALLA SOPRINTENDENZA.
 
Alla Soprintendenza spetta la facoltà di eseguire dei controlli a campione circa la veridicità di quanto dichiarato nella dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorietà, come normalmente previsto, dal d.P.R. 445/2000 che è il Testo Unico della documentazione amministrativa.

Quando gli interventi sugli immobili sono soggetti ad agevolazioni fiscali?
E' possibile avere informazioni dettagliate sulle agevolazioni IRPEF sulle ristrutturazioni sugli immobili consultando la guida offerta sul sito Italia.gov.


29/12/2016