Il dilemma dell’altruismo. A cosa serve l’altruismo in natura?

Mostra video-fotografica - PROROGATA FINO ALL'8 MAGGIO 2022

Mostra

A cosa serve l'altruismo in natura? Da questa domanda nasce la mostra "Il dilemma dell'altruismo", curata da Daniela Gentile e Gabriele Raimondi. Visitabile fino al 3 aprile 2022 al MUSE - Museo delle Scienze di Trento, la mostra racconta attraverso fotografie e video sorprendenti esempi di altruismo, collaborazione e reciprocità nel mondo animale. Tra i protagonisti della mostra, anche la riproduzione 1:1 di Koko, la gorilla di pianura occidentale nata nello zoo di San Francisco, che si prese cura di un gattino come se fosse il suo cucciolo.

Empatia fra specie diverse, solidarietà, altruismo. Da oggi e fino al 3 aprile 2022 il MUSE propone "Il dilemma dell'altruismo. A cosa serve l'altruismo in natura", il racconto attraverso foto e video di fenomeni rarissimi se non unici. È il caso del delfino con la spina dorsale malformata che nuota e socializza con un branco di capodogli, del cucciolo di leopardo adottato da una leonessa o della femmina di orango, fotografata in Borneo dal Anil T. Prabhakare, che mostra un gesto inaspettato di aiuto verso un ranger in difficoltà: un'immagine che ha fatto il giro del mondo ed è diventata virale grazie alla potenza del suo messaggio. Tra le foto esposte anche gli asili in alta quota "istituiti" dalle femmine di camoscio appenninico, un modo efficace per alternarsi nell’allattamento, nella sorveglianza e nel riposo.

Empatia condensata nella storia di Koko, la gorilla di pianura occidentale che conosceva la lingua dei segni e amava i gattini. La sua replica, realizzata in materiali siliconici da Quagga wildlife art, è arrivata al MUSE. Nata allo zoo di San Francisco, aveva imparato a comunicare con gli umani. Finché nella "lingua dei segni dei gorilla" chiese un gattino come regalo di Natale. Per lungo tempo se ne prese cura come se fosse il suo cucciolo. E quando un giorno fu investito, lei reagì comunicando con i segni "male, triste e pianto".

Alcuni video – le cui immagini sono state messe a disposizione direttamente dai ricercatori coinvolti negli studi – raccontano gli esempi delle cure mediche che le formiche Matabele riservano alle compagne ferite in battaglia documentate da Erik Frank dell'Università di Wurzburg, la collaborazione disinteressata fra pappagalli cinerini che arriva dal Max Planck Institute o gli esperimenti sull'empatia nei ratti, dall'Università di Chicago.

La mostra è arricchita infine da una serie di interviste di approfondimento che permettono di leggere l'altruismo e l'empatia da tre diversi punti di vista: Telmo Pievani chiama in causa filosofia della scienza ed evoluzione, Giorgio Vallortigara affronta l’argomento dal lato delle neuroscienze, mentre con la primatologa Elisa Demuru l'etologia diventa la chiave di lettura.

La mostra, inaugurata all'interno dell'edizione 2021 di "M'ammalia", è nata da un'idea di Daniela Gentile e Gabriele Raimondi tra i banchi del Master Fauna and Human Dimension, promosso dall'Università dell'Insubria (Varese) insieme a MUSE - Museo delle Scienze (Trento), Istituto Oikos (Milano) e Fondazione Edmund Mach (San Michele all’Adige). Collabora al progetto anche un'altra studentessa del master, Gaia Cairo, che ha realizzato il progetto grafico e le illustrazioni per i pannelli della mostra.