Dogville
Serate in forma di Cinema
Danimarca/Svezia/France/Norvegia, 2003
Genere: Drammatico
Durata: 165'
Regia: Lars Von Trier
Cast: Nicole Kidman, Harriet Andersson, Lauren Bacall, Jean-Marc Barr, Paul Bettany, Chloe Sevigny
Promettendo di lavorare per la comunità, Grace, riesce a rifugiarsi nella cittadina di Dogville. Ma quando si sparge la voce che la donna é ricercata, gli abitanti della cittadina si dimostrano ostili nei suoi confronti
di Paolo Boschi
Prologo: la macchina da presa di Lars von Trier inquadra dallalto un set di forma rettangolare, una sorta di gigantesca lavagna con strade e case tracciate col gesso, pochi arredi di scena, sintetiche didascalie di uomini e cose che rappresentano la scheletrica struttura di Dogville, una piccola cittadina arroccata nel bel mezzo delle Montagne Rocciose in un punto imprecisato degli anni Trenta, attraversata da una via principale che non porta da nessuna parte ma si arena lì, tra picchi e dirupi invisibili. Una città che non cè, o di cui ci è dato percepire soltanto la mera ossatura, ma che una voce narrante ci descrive con maniacale attenzione per i dettagli. Nei nove capitoli successivi il regista de Le onde del destino dipanerà con brechtiana efficacia lispirazione centrale nasce da una ballata tratta da Lopera da tre soldi i meandri di unoscura parabola di sadica crudeltà e spietata vendetta. La storia è innescata dallarrivo a Dogville della bella Grace, in fuga da gangsters di cui nulla sappiamo: il primo ad incontrarla è Tom, lintellettuale locale, un filosofo fermamente intenzionato a ravvivare lhumus morale della propria comunità, e che propone ai suoi concittadini di cogliere loccasione ed aiutare la sconosciuta fanciulla in difficoltà. Grace avrà a disposizione due settimane per convincere i suoi protettori che la loro fiducia è ben riposta, dato che per restare dovrà ottenere il voto unanime della comunità: su consiglio di Tom, Grace offre spontaneamente il proprio tempo per aiutare ognuno degli abitanti di Dogville nelle faccende quotidiane, aiuto che allinizio i cittadini rifiutano educatamente, solo per accettarlo poco dopo, peraltro in cambio di un modesto stipendio simbolico. Grace comincia così ad alternarsi tra una casa e laltra bussando a porte invisibili per assistere bambini e storpi, far compagnia ad un vecchio cieco troppo orgoglioso per ammettere il suo handicap, aiutare a raccogliere legna e frutta. Quando la polizia arriva nella cittadina per appendere un cartello con la foto di Grace e la scritta scomparsa, la comunità sussulta ed apre blandamente un rincaro professionale nei confronti della rifugiata. Ma quando la scritta sotto il bel viso di Grace cambia nella promessa di una ricompensa per la cattura di una pericolosa criminale, gli abitanti di Dogville, per quanto sicuri dellinnocenza di Grace, non esiterranno a dare avvio ad un graduale gioco al massacro nei suoi confronti, disumanamente perpetrato da una comunità provinciale che si scopre feroce nellapplicare il proprio potere verso un soggetto in difficoltà: inganno, ricatto, menzogna, crudeltà gratuite, schiavismo, confinamento, fino allabuso sessuale istituzionalizzato per sfogare i bassi istinti della popolazione maschile di Dogville chi la prendeva al massimo veniva colto da quel leggero imbarazzo che si può provare quando ci si approfitta di una mucca in montagna, puntualizza la voce narrante . Brutalizzata e condotta allapice del disumano annullamento di sé, la protagonista, sorta di moderna Justine, finirà per cedere al richiamo della vendetta ed avviare uno spietato contrappasso ai danni dellintera comunità, nonostante fosse in fuga proprio dallarroganza che lesercizio del potere comporta. La ritorsione si ferma al cane Mosé, finora tratteggiato col gesso a terra, che nella sequenza finale von Trier sceglie di animare rendendo la cittadina tautologicamente rispondente al proprio nome, prima che le foto darchivio dei titoli di coda comincino a scorrere con Young americans di David Bowie in sottofondo. Dedicato alla memoria dellattrice Katrin Cartlidge, Dogville è unamara riflessione sullineluttabilità del male, un film senza speranza ed eticamente claustrofobico nonostante lassenza di mura
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