Articolo 3ntino

Pop music concert
[ The Fifties Pub]

La sigla è quella di coverband surreal – demenziale in dialetto trentino ma le forme concrete sono quelle degli Articolo 3ntino una delle band più amate della scena della nostra provincia.
Gli Articolo 3ntino, gruppo guidato dalla verve di Roberto Laino, saranno  protagonisti della serata di sabato 11 aprile al The Fifties Pub di Caldonazzo (inizio ore 21; Caldonazzo via della Stazione 4/a).
Un concerto quello degli Articolo 3ntino, formazione che è seguita nel management dalla Edg Spettacoli, con il quale prosegue la proposta all’insegna della musica live del locale di Caldonazzo che sabato 18 aprile ospiterà la band degli Nashville Road, il 25 i Crazy Diamond con il loro tributo ai Pink Floyd e il 2 maggio i Codice Rosso con il loro repertorio di cover rock.

AUTOBIOGRAFIA DEGLI ARTICOLO 3NTINO
Pietro “la roccia” Cappelletti: (basso) da molti illustri esperti viene considerato uno dei 100 migliori bassisti di tutta Mattarello. Precedentemente drag queen nei locali più malfamati di Caracas è tornato per la rifondazione del gruppo, salvandosi così da una operazione definitiva che non gli avrebbe più permesso di orinare in piedi. Si ciba esclusivamente di malto e luppolo in ogni loro forma. Sembrerebbe il più normale del gruppo. Non lo è. Sergio “nonno” Tessadri: (tastiere) considerato “il maturo” del gruppo, ha suonato come turnista per Chopin fino alla svolta ragtime agli inizi del secolo scorso. Vive in una casa di riposo per artisti anziani, spacciando giornali porno in cambio di nazionali senza filtro. Spesso per errore si presenta a centinaia di km di distanza dal luogo del concerto, passa la notte sotto un ponte, si ciba di avanzi di McDonalds poi torna a casa in autostop. Per lui ogni concerto potrebbe essere l’ultimo. Renato “Ghedda” Labalestra: (chitarra) è l’alternativo della compagnia. Si è unito al gruppo grazie ad un annuncio che aveva lasciato nei bagni per camionisti sulla Salerno-Reggio Calabria. Veste solo materiale recuperato nei centri di raccolta, fingendosi profugo irakeno. Invece è un ex raccoglitore di pomodori nel Tavoliere delle Puglie, che ha raggiunto Trento in cerca di fortuna. Invece ha incontrato noi. Max “salamandra” Vit: (batteria) è il nuovo arrivato. Ma è molto ricercato. Si è avvicinato al ritmo della batteria zappando per anni nell’orto dello zio. Poi come battilamiera in un officina meccanica nonesa. Campione interregionale di twerking indoor, non disdegna di accompagnarsi con uomini anziani in cambio di una Peroni. Paolo “manolesta” Mairer: (chitarra) Se fosse un libro, sarebbe “A volte ritornano”. Se fosse un film, “il bisbetico domato”. E’ il virtuoso della chitarra, con cui ci va anche a letto generando due gemelli: Paul e Les. (Questa la capirò tra sei mesi) Già chitarrista dei TheRoldeg Stones, frequenta questa “famiglia anomala” con Roberto, Pietro e Renato da vent’anni. E non riesce a smettere. Roberto “brodegon” Laino: (cantante) La colpa è sua. Ha dato il via a questo gruppo ma non se ne vuole prendere la responsabilità. E non sa nemmeno cantare. Ogni tanto si risveglia in case di sconosciuti senza nemmeno sapere come ci è arrivato. Poi svuota il frigo, usa il bagno senza tirare l’acqua e scappa. Spesso si appella alla semi infermità mentale. I figli hanno chiesto di cambiare il loro cognome.