Gli Umanisti
    
    
      
05/09/2014    
        
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		- Argomento
 
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Gli Umanisti		
 
	  
	  		  	  
		- Testo
 
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Nel pur diffuso grigiore dei tempi si andavano diffondendo gli scritti di alcuni ecclesiastici se non trentini di nascita, almeno di adozione, per i quali il risveglio e l'interesse per le humanae litterae si realizzava in componimenti celebrativi in latino, nello studio del greco, nella raccolta di codici contenenti le opere dei classici e nella formazione di piccole biblioteche personali. Ricordiamo qui per brevità solo i nomi di Enea Silvio Piccolomini e di Giovanni Hinderbach, entrambi nominati vescovi; essi furono certamente i promotori di un pur ancora timido umanesimo trentino cui si offrirono, in proporzione ai tempi, buoni sussidi bibliografici e attenzione ed interesse alla cultura. Dobbiamo al vescovo Hinderbach ,che fuse in sé l'insegnamento di due grandi università, la patavina e la viennese, la fondazione della biblioteca vescovile trentina. Vi sono tanti altri piccoli esempi di una cultura di provincia nata e cresciuta stentatamente in una regione di confine tra due popoli, che non aveva le premesse per gareggiare culturalmente con le città vicine, ma non vi è spazio né tempo per farlo.
		 
	  
	  		  	  
		- Da
 
		- 
		  
1501		
 
	  
	  		  	  
		- A
 
		- 
		  
1600		
 
	  
	  		  		  		  	  
		- Personaggi
 
		- 
		          	
                Giovanni Hinderbach        ,              Piccolomini Enea Silvio        		
 
	  
	  		  		  		  	  
		- Codice
 
		- 
		  
48797		
 
	  
	  		  	  
		- codici_personaggi_as_text
 
		- 
		  
50618-50745		
 
	  
	  	    
    
  
	
		
	
  
  
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	  Relation type | 
	    
  	  	    
	  	  	  	      
 
  
  
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