Studiosi trentini in Austria e in Italia

05/09/2014 Administrator User
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Studiosi trentini in Austria e in Italia
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Questo episodio, seppur marginale, rende evidente che dalla metà del XVIII secolo sia la scuola sia la cultura nel Trentino sono ad un punto cruciale che non è facile ricomporre con chiarezza. È accertato che da Trento e dalle valli provenivano in quel periodo personalità di grande rilievo. Tra i giuristi emersero Francesco Vigilio Barbacovi (1738-1825) e Carlantonio Martini (1726-1800); essi beneficiarono di quella cultura riformista in parte già introdotta nella scuola e produssero alla corte di Vienna il frutto maturo della loro giovanile preparazione. Altro esempio ci viene da Gianbattista de Gaspari di Levico (1702-1768), già allievo dei Gesuiti a Trento, poi si perfezionò in altri ambienti culturali, a Vicenza, Venezia, Milano prima, per passare poi ad Ethal ad insegnare storia, a Salisburgo e a Vienna, dove collaborò alla riforma delle scuole superiori, come sovrintendente agli studi di umanità. Per dare la misura della serietà degli studi e della preparazione dei trentini di quel tempo, è opportuno ricordare che la riforma degli studi nel regno austriaco fu affidata a quattro dotti personaggi, tre dei quali erano legati a Trento o per origini o per attività di studio.
Altri tre studiosi di origine trentina con grande prestigio scientifico operarono all'università di Pavia nel XVIII secolo, Giovanni Scopoli di Cavalese, medico e botanico di fama, Gregorio Fontana di Pomarolo, famoso matematico, e Giovanni Battista Borsieri di Civezzano, che tenne cattedra di chimica e farmacologia.
Anche l'opera di svecchiamento della diocesi trentina merita una certa considerazione: non fu possibile ad un ecclesiastico davvero illuminato, Giambenedetto Gentilotti, manifestare nella sua terra la riconosciuta competenza culturale, testimoniata dalla ricca raccolta di volumi che egli, nominato vescovo, ma deceduto prima di prendere possesso della diocesi, lasciò in eredità alla città e che costituirono il primo nucleo della biblioteca comunale di Trento. Fu invece di Leopoldo Ernesto Firmian, coadiutore del vescovo Domenico Antonio Thun, il cercare di smuovere il ristagno tradizionalista fortemente radicato nella città, che, dopo la breve parentesi del vescovo Francesco Felice Alberti D'Enno, riprese con Cristoforo Sizzo, l'ultimo principe vescovo che poté amministrare con illuminate innovazioni il potere religioso e temporale, prima del definitivo tramonto avvenuto nell'anno 1803 sotto il successivo vescovato di Pietro Vigilio Thun.
.Verso la fine del XVIII secolo, il 21 luglio 1773, avvenne anche la soppressione della compagnia di Gesù. A Trento la continuazione del ginnasio fu assicurata con altra impostazione e altri maestri: il ginnasio dei Gesuiti divenne ginnasio vescovile, tappa intermedia verso una scuola statale, non più retta da religiosi.

Da
1750
A
1803
Personaggi
Francesco Felice Alberti d'Enno , Barbacovi Francesco Vigilio , Gentilotti Benedetto , Cristoforo Sizzo de Noris , Domenico Antonio Thun , Pietro Vigilio Thun , Carlo Antonio de Martini , de Gaspari Gianbattista , Scopoli Giovanni , Fontana Gregorio , Borsieri Giovanni Battista
Codice
48809
codici_personaggi_as_text
50392-50400-50429-50435-50487-50492-50495-50544-50755-50756-50757-50758
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