Donne di grazia e di maestà

Musica

DONNE DI GRAZIA E DI MAESTÀ
ENSEMBLE DULCEDO
Anna Panozzo, soprano
Serena Peroni, soprano
Giulia Gabrielli, mezzosoprano
Eddy Serafini, arciliuto
Alberto Maron, cembalo
Lia Serafini, concertazione

 

Programma:

Barbara Strozzi (1619-1677)Le tre grazie a Venere, Madrigale a tre voci e b.c.Sospira, respira, a due voci e b.c.Begli occhi, a due voci e b.c.

Francesca Caccini (1587-1641)O che nuovo stupor, Aria a voce sola e b.c.Aure volanti, Coro a tre e b.c.

Isabella Leonarda (1620-1704)Canone coronato, Canone a tre vociNive puer, Mottetto a voce sola e b.c.

Maria Xaveria Peruchona (1652-1709)Vos aure suaves, Mottetto a due voci e b.c.

Chiara Margarita Cozzolani (1602-1678)Ecce annuntio vobis, Mottetto a voce sola e b.c.

Caterina Assandra (1590-1618)Duo Seraphim, Mottetto a tre voci e b.c.

L’ultimo appuntamento della rassegna vede protagonista l’Ensemble Dulcedo, diretto da Lia Serafini, con un programma interamente dedicato a sei straordinarie compositrici del Seicento italiano.

Il XVII secolo fu un’epoca di straordinario fermento per la musica: in Italia nacquero e si svilupparono alcuni dei più importanti fenomeni della musica barocca occidentale. Tuttavia, la maggior parte dei nomi giunti fino a noi appartiene ad autori maschili, mentre la produzione musicale femminile – fiorente sia nei monasteri sia nei contesti laici – è stata a lungo trascurata e solo di recente è stata riscoperta, studiata e riportata sulle scene.

Il concerto ci conduce in un itinerario che intreccia musica sacra e profana attraverso le opere di sei figure di rilievo:
Barbara Strozzi (1619-1677), compositrice e soprano al centro della vita culturale veneziana, vicina a Claudio Monteverdi;
Francesca Caccini (1587-1640 ca.), figlia di Giulio Caccini, musicista di corte al servizio dei Medici, stimata cantante, insegnante e compositrice, con uno stipendio persino superiore a quello dei colleghi uomini;
Isabella Leonarda (1620-1704), nota come la “Musa novarese”, madre superiora nel convento delle Orsoline di Galliate, instancabile autrice di musica sacra;
Maria Saveria Parruccona (1652-1709), anch’essa monaca orsolina a Galliate e testimone della vitalità musicale dei conventi femminili;
Chiara Margarita Cozzolani (1602-1678), entrata giovanissima nel monastero benedettino di Santa Radegonda a Milano, dove si affermò come una delle voci più autorevoli della musica sacra del suo tempo;
Caterina Assandra (1590 ca.–1618 ca.), pavese, che intraprese la vita monastica tra le benedettine con il nome di Agata, lasciando un corpus di opere dal carattere innovativo.
Attraverso i loro madrigali, mottetti e arie, si delinea un affascinante ritratto del Seicento al femminile: uno stile che unisce semplicità e potenza comunicativa, esaltando la voce solista accompagnata dal basso continuo. Un linguaggio musicale di grande modernità, capace di emozionare ancora oggi con la sua forza espressiva, nato dalle mani e dalle voci di autentiche “donne di grazia e maestà”.

Costi

Ingresso libero

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