Archimede, l’arte di inventare

Al Muse un ciclo di approfondimenti dedicati al geniale inventore

Al via il ciclo di appuntamenti dedicati alla figura di Archimede, il geniale inventore dell’età classica cui il MUSE Museo delle Scienze dedica una mostra interattiva dal titolo “Archimede. L’invenzione che diverte” (fino al 9 gennaio). Tra exhibit interattivi, ricostruzioni di macchinari e video multimediali, il percorso al museo racconta le sue intuizioni nel campo della tecnologia meccanica - tanto fenomenali da renderlo l’antesignano del genio e dell’inventore - e offre testimonianze della civiltà tecnico-scientifica del III secolo a.C., periodo durante il quale visse lo scienziato. Sullo sfondo, le relazioni tra Siracusa e Alessandria d’Egitto, la città in cui Archimede e numerosi uomini di cultura soggiornarono.

Il primo appuntamento con le conferenze di approfondimento, che si rivolgono a tutti, si terrà il 21 settembre alle 17.30, con “Archimede nel Cinquecento”. Relatore Enrico Giusti, professore di Analisi matematica e Direttore del Giardino di Archimede, Firenze. Moderano gli incontri Marco Andreatta e Claudio Fontanari,MUSE-Museo delle Scienze e UNITN Dipartimento di matematica.

Il nome di Archimede è famosissimo. Tutti ne hanno sentito parlare e il suo mito – sorto fin dall'epoca romana durante la quale ne è stato celebrato il "divino ingegno" – è alimentato da numerose leggende, che lo vedono brillare tanto per acume, quanto per bizzarria. Se la sua fama è notevole, il contenuto delle sue opere e delle sue invenzioni, oggi, non è così conosciuto e spesso i suoi scritti sono appannaggio di pochi specialisti di storia della matematica.

Le ricerche originate dalle sue opere sono state uno dei fattori determinanti della rivoluzione scientifica. Nel Cinquecento, la loro diffusione ha avuto un forte impatto nella formazione della cultura matematica. La conferenza al MUSE illustrerà, in particolare, le vicende dei codici archimedei, la diffusione a stampa delle opere del matematico siracusano e gli studi archimedei cinquecenteschi, con una analisi delle opere di Niccolò Tartaglia, di Federico Commandino, di Francesco Maurolico e di Luca Valerio.

Enrico Giusti è stato professore ordinario di Analisi Matematica dal 1971, presso le Università dell’Aquila, di Trento, di Pisa e di Firenze, e successivamente di Storia delle matematiche all’Università di Firenze. Ha insegnato e compiuto ricerche in numerose università in Italia e all’estero, tra cui l’University of California a Berkeley, la Stanford University, l'Institute for Advanced Studies a Princeton, l’Australian National University a Canberra, il Nankai Institute for Mathematics a Tientsin.

Per le sue ricerche in matematica ha ottenuto nel 1968 il premio Pomini e nel 1978 il premio Caccioppoli. Nel 1999 ha ricevuto la medaglia dell’Accademia Nazionale delle Scienze detta dei XL per i suoi studi in matematica e in storia della matematica.

Nel 1999 ha fondato “Il Giardino di Archimede”, il primo museo in assoluto dedicato completamente alla matematica, per il quale nel 2002 ha ricevuto il premio “Capo d’Orlando”.

È direttore fin dalla sua fondazione (1981) del Bollettino di Storia delle Scienze Matematiche.

Incontri successivi:

  • 4 ottobre ore 17.00, “Archimede. L’invenzione che diverte. La storia come ponte tra due culture”, con Giovanni Di Pasquale, professore di Storia della Scienza e curatore della mostra
  • 11 ottobre ore 17.30, “Archimede e il logos greco”, con Maria Lia Guardini, Professoressa di Greco e Latino, Trento
  • 8 novembre ore 17.30, “Siracusa, una metropoli nel Mediterraneo”, con Maurizio Giangiulio, Professore di Storia greca di Trento
  • 4 novembre, ore 20.30, “Archimede nel terzo millennio”, con Alfio Quarteroni, Professore di Analisi numerica e Modellistica matematica a Milano e Losanna.
  • Il ciclo si conclude il 29 novembre alle 17.30 con “L’assassinio di Archimede”, con Lorenzo Braccesi, Professore di Storia Greca di Padova.

(Ufficio stampa Muse).


15/09/2017