Copenaghen

Settembre 1941: i fisici Heisenberg e Bohr si incontrano nella capitale danese. Al centro del dialogo i dilemmi morali sulla costruzione dell'atomica

Copenaghen [ Centro Servizi Culturali S.Chiara]

Un incontro-scontro “post-mortem” tra il fisico Werner Heisenberg, capo del progetto tedesco per la costruzione di un'arma atomica, e Niels Bohr, uno dei padri della meccanica quantistica, non certo filo-nazista, suo vecchio maestro e amico. 

Con questa strategia narrativa il drammaturgo britannico Michael Frayn in Copenaghen riflette attorno al tema del nucleare affidandosi alle voci dei tre protagonisti. Lo spettacolo, che ha debuttato a Londra nel 1998 ed è rimasto in scena per più di mille repliche, è portato in Italia nel 1999 da Umberto Orsini, Massimo Popolizio e Giuliana Lojodice. A vent’anni di distanza, i tre attori ridanno vita alla pièce: un dramma storico-scientifico, ambientato nella capitale danese di inizio anni ’40 occupata dai nazisti. 

È il settembre 1941, e quell'incontro, cui assistette solamente Margarethe, la moglie di Bohr, rimane un mistero umano, politico e scientifico. Al centro del dialogo si pongono i dilemmi morali riguardanti la ricerca sulla fissione nucleare e le sue pericolose applicazioni pratiche.

Bohr:
Perché tanti fisici teorici erano ebrei?
Perché la fisica teorica (...) era sempre stata considerata in Germania inferiore alla fisica sperimentale e le cattedre teoriche erano le uniche che gli ebrei potevano ottenere

Margarethe:
Fisica, si era detto, no? Solo di fisica dovevate parlare.

Bohr:
Questa è fisica.

Margarethe:
É anche politica.

Heisenberg:
A volte è difficile separare l'una dall'altra 

Un’opera che, come è messo in luce da queste poche battute, porta più nell'ambito della filosofia che in quello della fisica. Frayn si sofferma sul conflitto morale che tormenta Heisenberg. Un intreccio tra scienza ed etica che lascia allo spettatore molti interrogativi aperti.

Copenaghena arriva al Teatro Sociale di Trento giovedì 24 gennaio, alle ore 20.30 e sarà in replica fino a domenica 27 gennaio con i seguenti orari: venerdì 25 e sabato 26 gennaio lo spettacolo avrà inizio alle ore 20.30, mentre la domenica avrà inizio alle ore 16.00. Si ricorda, infine, che anche durante la Stagione 2018/2019 gli abbonati potranno usufruire gratuitamente del servizio di baby sitting TATA A TEATRO, riservato ai genitori con figli di età compresa tra i 3 e i 10 anni. Per i non abbonati, invece, è previsto un costo di 5 euro a bambino. E' necessaria la prenotazione al numero verde 800013952. Il servizio è proposto dalla Cooperativa “Progetto 92”. 
«FOYER DELLA PROSA»

Si rinnova la collaborazione tra il Centro Servizi Culturali S. Chiara e il Dipartimento di Lettere e Filosofia dell'Università di Trento per i «FOYER DELLA PROSA», dieci incontri di approfondimento sulla rassegna, curati dai professori Claudia Demattè e Giorgio Ieranò. Per il quinto appuntamento della Stagione, venerdì 25 gennaio, la sala “Anna Proclemer” del Teatro Sociale di Trento ospiterà l'incontro dedicato allo spettacolo «Copenaghen». Il dibattito sarà coordinato dal prof. Massimiano Bucchi, alla presenza di Umberto Orsini. L'incontro è aperto al pubblico – ingresso libero -  e avrà inizio alle ore 17.30. 


23/01/2019