Dante e la sua capacità di parlare al nostro tempo
Con questo progetto Stefano Pelizzari vince la borsa di studio da 25mila euro del Premio Demattè 2018
«Il mio progetto vuole essere un tributo al pensiero di Dante Alighieri, alla sua capacità di parlare ancora al nostro tempo. A partire dall’analisi testuale e linguistica di alcune sue opere – tra cui in particolare il trattato politico sulla Monarchia – cercherò di mettere in luce i nessi e le somiglianze di alcune sue intuizioni originali con alcuni sviluppi teorici contemporanei.Nella prima parte del progetto analizzerò le caratteristiche che risultano tipiche del suo stile argomentativo peculiare per mettere in evidenza gli strumenti formali di cui si serve per trattare materie che spaziano dall’ambito scientifico a quello politico e sociale.
Cercherò poi di trarre spunto da alcune delle argomentazioni analizzate per riflettere in senso più ampio e attuale sul rapporto fra induzione e deduzione all’interno di contesti tematici caratterizzati da incertezza. Aspetti cruciali anche per quanto riguarda la teoria della decisione in ambito economico e finanziario».
Con questa visione che risale alle radici della cultura europea e al padre fondatore della lingua e della letteratura italiana, il laureato in filosofia Stefano Pelizzari vince la borsa di studio da 25mila euro del Premio Demattè 2018.
Il riconoscimento gli permetterà di approfondire il suo progetto di ricerca sul pensiero di Dante alla Columbia University, a fianco dei filosofi Achille Varzi e Teodolinda Barolini. Dante, nelle sue opere usa logica e metodi formali di ragionamento di stampo scientifico-matematico di grande attualità: è questa la tesi sostenuta da Pelizzari. Con l’attribuzione della borsa di studio a un filosofo – per la prima volta dopo tanti economisti e sociologi – il Premio Demattè riconosce un approccio originale, promettente non soltanto in ambito letterario e filosofico, ma anche per quanto riguarda la logica e la teoria della decisione, discipline rilevanti per la nostra economia e per le scelte di impresa all’interno del mercato, spiegano gli organizzatori della manifestazione.
ll premio verrà consegnato a Pelizzari nel corso di una cerimonia che si terrà lunedì prossimo 26 novembre alle 10 nella sede di ISA (Viale Adriano Olivetti, 36).
Durante la cerimoniae interverranno il presidente del premio Demattè Michele Andreaus e alcuni membri dell'Associazione Amici Dematté, tra cui Roberto Nicastro e Rudi Bogni in collegamento da Londra.Sarà presentato, inoltre, il bando per la prossima edizione del Premio che prevede una nuova borsa da 25mila euro destinata a laureati e laureate, dottorandi e dottorande dell’Università di Trento o trentini che abbiano conseguito un titolo in altro ateneo, per compiere all’estero un periodo di ricerca e specializzazione. Anche in questa edizione saranno valorizzati i progetti di tutte le aree scientifiche, purché abbiano una declinazione di carattere economico, manageriale e aziendalistico, nel senso più ampio del termine. In particolare quelli che si occuperanno di imprenditorialità, imprenditorialità sociale, innovazione sociale e social care, fintech e innovazione finanziaria, coesione sociale, sostenibilità e energie rinnovabili, approccio umanistico e basi filosofiche a supporto delle decisioni economiche e manageriali, ricerca di nuovi paradigmi economici e modelli di business.
22/11/2018