Dirty Walls. Creativi di tutto rispetto

A tu per tu con gli artisti di strada: alcuni  protagonisti della street art attivi sulla scena nazionale e internazionale incontrano gli studenti

Dado, testimone del writing, ospite a Trento a marzo 2019

Il prossimo 21 marzo si terrà Dirty Walls Creativi di tutto rispetto, appuntamento con alcuni  protagonisti della street art attivi sulla scena nazionale e internazionale, destinato agli istituti superiori che hanno aderito al progetto pilota promosso dalla Soprintendenza per i Beni culturali per l'anno scolastico 2018/2019, dal titolo Tra imbrattamento e street art, il diritto al patrimonio.

Sbagliato, collettivo di architetti e designer autore di una coinvolgente produzione artistica legata ai codici architettonici e alle distorsioni percettive, e Dado, tra i più conosciuti writer italiani,saranno ospiti dell'Università di Trento, Dipartimento di Lettere e Filosofia, per un'intervista a più voci condotta da Katia Malatesta, storica dell'arte e funzionaria della Soprintendenza per i Beni culturali di Trento, e da Luca Pichenstein, studioso ed esperto di arte urbana, nonché educatore per iniziative didattiche museali sul tema.

Nonostante la mattinata sia dedicata alle scuole superiori iscritte al progetto educativo, una trentina di posti è riservata anche a studenti universitari che fossero interessati ad ascoltare la testimonianza diretta di questi artisti, invitati a raccontare la loro storia e le posizioni maturate nei confronti delle problematiche che il diffondersi, in varie forme, di questo fenomeno urbano, ha portato alla ribalta. Con la testimonianza di SBAGLIATOe DADO si intende aprire al confronto diretto sui modi e i luoghi per la libera creatività urbana, distinguendo le espressioni artistiche dall’atto vandalico sul patrimonio pubblico e privato. Per tutti un'occasione significativa per conoscere più a fondo e senza pregiudizi questo mondo così prossimo ai giovani, nell'intreccio tra storie personali e sviluppo del movimento artistico di strada e per favorire, anche nel sentire comune, la consapevolezza che street art non va confusa con imbrattamento.

La conversazione con gli street artist è una delle fasi che compongono Tra imbrattamento e street art, il diritto al patrimonio, progetto sperimentale di educazione al patrimonio e alla cittadinanza, che si propone di sensibilizzare le nuove generazioni sul tema dell’imbrattamento urbano. Il progetto si inscrive nel quadro delle iniziative promosse dal Tavolo della legalità (coordinato dal Dipartimento Istruzione e cultura della Provincia autonoma di Trento) che ha veicolato la proposta agli Istituti di scuola superiore del Trentino.

All'origine di questa iniziativa sono, da un lato, la massiccia diffusione anche sul nostro territorio di un fenomeno internazionale complesso e in forte espansione, genericamente identificato con la street art, che comprende varie declinazioni di intervento grafico sul tessuto urbano - graffiti, writing, murales, wall painting – dall'altro lato la sua frequente sovrapposizione, nella comune percezione, con episodi di imbrattamento e vandalismo sul patrimonio architettonico e monumentale, che richiedono un numero crescente di interventi, spesso costosi, di restauro, pulitura e ripristino.

Si è avviata così una nuova attività educativa, nella consapevolezza che oltre a presentare un profilo strettamente legale e sanzionatorio, il fenomeno dell'imbrattamento chiama gli organi deputati alla tutela del patrimonio anche a un intervento a monte, che sensibilizzi sulle numerose implicazioni che  il vandalismo urbano comporta e sulle caratteristiche - artistiche, sociali, specialistiche, economiche - che invece connotano la street art.

L’articolazione del percorso, che vede la partecipazione di un gruppo di lavoro interdisciplinare con differenti background scientifici ed esperienziali, comprende interventi presso le scuole, sopralluoghi urbani, l’organizzazione di un’iniziativa concorsuale per la realizzazione di una campagna di sensibilizzazione in grado di raggiungere i target di pubblico più giovani, oltre a un incontro, appunto, con esponenti della street art.

Ideato e curato da Lucia Cella, il progetto, che vede anche la collaborazione del Comune di Trento e del Dipartimento di Lettere e Filosofia dell'Università di Trento, si avvale del contributo di funzionari dei diversi settori disciplinari, restauratori e specialisti del patrimonio, della partecipazione di testimoni del circuito artistico e di professionisti della comunicazione.

La conoscenza, per un verso, di queste originali forme espressive e, per un altro, dell'impegno profuso nel contrasto ai vandalismi grafici che interessano le superfici architettoniche e monumentali tutelate, costituisce dunque l'oggetto di questa  iniziativa, con la quale si inaugura una nuova strategia per rafforzare il legame tra l'istituzione di tutela e i giovani cittadini, chiamati a interagire con il patrimonio come attori dei processi partecipativi della vita collettiva.

A fronte dei tanti insegnanti che hanno manifestato interesse per il tema, le risorse disponibili per questa prima edizione hanno consentito di accogliere la richiesta di 20 classi di 6 Istituti superiori di Trento, Rovereto, San Michele all’Adige, Pergine, per un totale di oltre 350 studenti (classi II, III, IV e V). Dieci le classi partecipanti a tutte le fasi del percorso, altrettante a formule parziali, adattate alle specifiche esigenze scolastiche. Chiude il progetto la promozione di un concorso di idee, tutt'ora in corso, per la futura realizzazione di una campagna di sensibilizzazione sul tema, finalizzata a concretizzare in operatività le conoscenze acquisite durante il percorso rendendo i ragazzi da destinatari di un'azione educativa a protagonisti di un processo partecipativo e creativo.

Lucia Cella - area Educazione al patrimonio della Soprintendenza per i Beni culturali

15/03/2019