Ecco i finalisti di Strike 2019, tra musica, impresa e solidarietà internazionale

Al via la preparazione in vista della finale, in programma a Rovereto il 9 novembre

[ Ufficio stampa Pat]

Sono stati scelti i 10 finalisti dell'edizione 2019 di “Strike! - Storie di giovani che cambiano le cose”. Gli eletti hanno svolto una giornata in compagnia dei formatori diplomati alla Scuola Holden di Torino Benedetta Gallo e Mattia Venturi, per imparare a esporre la loro storia in maniera efficace, di fronte al pubblico nella serata finale del 9 novembre prossimo al Centro giovani Smart Lab di Rovereto.

A scuola di “narrazione” per esporre al meglio il proprio successo personale. Mancano poco meno di 30 giorni alla proclamazione del vincitore di “Strike! Storie di giovani che cambiano le cose”, il concorso destinato agli under 35 che hanno ottenuto successo nella loro vita e con il loro esempio possono migliorare quella di chi gli sta intorno. Lo staff organizzatore ha visionato le 39 candidature ammesse e ha individuato, come ogni anno, i 10 migliori “Strike!” che si contenderanno la vittoria finale. In attesa di conoscere il loro destino, pochi giorni fa i 10 finalisti hanno svolto un laboratorio di una giornata incentrato sullo storytelling nelle sale dello Smart Lab. In compagnia di Benedetta Gallo e Mattia Venturi diplomati alla scuola Holden di Torino hanno imparato trucchi e strategie per rendere ancora migliore l'esposizione della loro storia.
In questi giorni la giuria degli esperti, composta dalla presidentessa Chiara Cazzulani (responsabile del casting del reality X-Factor), dallo scrittore Rosario Esposito La Rossa (creatore della libreria “Scugnizzeria” nel quartiere Scampia di Napoli,) da Rossella Verga (giornalista del Corriere della Sera), da Yemaneberhan Crippa (atleta e primatista italiano dei 10mila metri), da Lara Lago (project manager di Sky e finalista lo scorso anno), da Emanuele Masi (direttore artistico di Bolzano Danza), da Lucia Adamo (responsabile della fondazione Lene Thun) e da Giovanni Campagnoli (formatore e autore di “Riusiamo l'Italia”), è intenta a valutare i video inviati dai 10 “eletti” e selezionare le tre storie vincitrici. Gli “striker” vincenti saranno premiati nella serata di sabato 9 novembre nella collaudata cornice di Smart Lab a Rovereto. Sul palco, assieme agli altri finalisti, presenteranno le loro storie di successo con delle narrazioni efficaci e avvincenti e il pubblico potrà votare la migliore. Ai vincitori selezionati dalla giuria sarà riconosciuto un premio di 1000 euro per svolgere un progetto che abbia ricadute sui giovani del territorio, la storia più votata dal pubblico ne otterrà 500. Anche la capacità espositiva sarà premiata. Il migliore nell'esporre la propria storia otterrà il premio “Storytelling”, in collaborazione con il partner Favini, azienda tra le più affermate in Italia nella cartotecnica.

Di seguito ecco, in ordine alfabetico, i 10 finalisti:

Cristina Aldrighettoni – delusa dal lavoro che non le dà le giuste soddisfazioni si sposta da Rovereto a Milano e si inventa la professione di personal shopper per gli elettrodomestici “Caricovariabile” con la quale dà consigli per gli acquisti dei migliori prodotti elettrici sia on line sia dal vivo, accompagnando il cliente all'acquisto nel punto vendita e del loro montaggio a domicilio.

Diana Anselmo – laureanda in sociologia di Verona, organizza la mostra “Il museo dell'empatia”: dieci sedie, dieci indumenti per mettersi nei panni e vivere in prima persona l'esperienza di una persona che sta affrontando la sua lotta quotidiana per uscire dall'emarginazione sociale e conquistare la normalità in cui tutti viviamo.

Francesco Camin – innamorato da sempre della musica, sebbene le prospettive di successo non gli manchino dopo il premio nazionale Lunezia e la finale al Festival di Sanremo nella sezione “nuove proposte”, sceglie di coltivare la passione per la natura: una percentuale dei guadagni derivanti dal suo ultimo disco “Palindromi” sono devoluti a progetti di riforestazione.

Cinema Giovane – Due giovani della Val di Non, Lorenzo Ferrari e Michele Bellio, decidono di mettere la loro passione per il cinema al servizio di un progetto al fine di parlare del tema della fede con profondità, ma anche ironia. Nasce così il cortometraggio “Crisi Mistica” che ottiene numerosi riconoscimenti nei festival internazionali e spinge i due a un nuovo corto: “Campo minato”.

Raffaele Fanini -  trentunenne di Torbole, compie un viaggio in bicicletta dalla località gardesana fino a Rimini per ripulire le strade dalla plastica. Nel carrello agganciato al suo mezzo, entrano tutti i rifiuti trovati lungo il tragitto che svuota 19 volte e trova rifiuti risalenti agli anni '90. Si accorge che non è un problema sottovalutato dalla gente e sogna un viaggio collettivo.

Tomas Franchini -  classe 1989 e residente a Madonna di Campiglio, dedica la vita alla montagna. Guida alpina ha arrampicato un po' su tutte le Alpi inizia a frequentare la Patagonia, il Perù e l'Himalaya per finire in Cina, nei mesi scorsi. Qua scova una valle inesplorata e in solitudine apre una nuova via a 6000 metri.

Intrecciante – lo sport è da sempre uno dei più efficaci mezzi di inclusione sociale e nel 2018 dopo molte richieste, un gruppo di giovani di Trento impegnati nell'accoglienza, fonda la squadra di calcio “Intrecciante” che partecipa al campionato amatoriale. Al suo interno raccoglie 35 ragazzi tutti under 30, di cui 16 sono richiedenti asilo.

Maria Diletta Lazzarotto – vicentina di Bassano del Grappa, in un momento di difficoltà sceglie di partire volontaria per il Nepal per un progetto a supporto delle bambine e delle donne locali. Tornata a casa elabora un progetto per permettere alle giovani delle capitale nepalese di frequentare la scuola e ha fatto della solidarietà verso i più deboli il suo lavoro.

Mirko Martignon – informatico di Molina di Fiemme,si trasferisce a Bologna per studiare e lì, dopo diverse disavventure da affittuario, a 23 anni sviluppa la startup RoomMate, che per mezzo di una piattaforma web e un'app migliora il rapporto tra inquilino e proprietario permettendo di comunicare, scambiare i documenti e gestire i contratti.

Ilaria Senter – giramondo eclettica roveretana di 34 anni, dopo la laurea a Ferrara parte per l'Argentina, si dedica all'arte circense e in Francia a Tolouse crea la sua compagnia e scrive uno spettacolo replicato in 15 Paesi diversi, ma non abbandona la passione per la scrittura. Nel corso della tournée scrive il suo primo romanzo dal titolo “Forèst” e ora lavora sul secondo.

(ld)

Fonte: Fondazione FRANCO DEMARCHI


16/10/2019