“Gaudeamus Igitur”

Un mare di 584 neolaureati e neolaureate ha riempito piazza Duomo per la Cerimonia di laurea.

[ Fotoservizio: GiuliaAdami.com per Università di Trento]

«In un'epoca in cui i confini sembrano inasprirsi, questa università ha cercato di insegnarvi a superarli. Vi ha allenato a raccogliere la sfida dell'andare oltre e ha cercato di farvi cittadini del mondo mostrandovi che superare i confini è un'opportunità, non una minaccia». Sempre rivolto ai giovani in piazza ha proseguito: «Avete scelto di essere parte della comunità accademica, della cittadinanza, di questa terra che è speciale, non soltanto dal punto di vista naturalistico o del patrimonio culturale. Portate via competenza, consapevolezza, maturità, esperienze e relazioni personali. Avete imparato a essere persone più consapevoli e a far bene il vostro lavoro con impegno e passione. Ora seguite le vostre aspirazioni e fate nella società e nel lavoro la vostra parte. Sarete sempre in relazione con l’Università di Trento, anche aderendo alla comunità Alumni UniTrento, così come questo ateneo e questa città saranno sempre nel vostro cuore».

Ha salutato con queste parole Paolo Collini, rettore dell’Università di Trento, i 584 neolaureati e neolaureate che sabato hanno partecipato a Trento alla Cerimonia di laurea.

Il programma si è aperto pochi minuti prima delle 11 con il Corteo accademico che è partito dal Rettorato per raggiungere una piazza Duomo festosa e affollata. Oltre agli interventi istituzionali, ricordiamo quello dell'ospite della cerimonia, Andrea Cambruzzi, laureato in Ingegneria dei Materiali a UniTrento e ora ingegnere alla Schindler Aufzüge di Ebikon in Svizzera, l’azienda che ha ideato e prodotto “Solar Impulse”, il primo aereo a energia solare ad aver completato il giro del mondo, mentre a  Dario Mirossi, miglior laureato tra i partecipanti alla cerimonia, è andato il compito di prendere la parola a nome di tutte le colleghe e di tutti i colleghi.

Sulle note dell’Inno europeo si è arrivati all’atto della consegna delle pergamene. I primi a salire sul palco sono stati i laureati del Collegio di Merito Bernardo Clesio dell’Università di Trento, che hanno ricevuto il diploma dalle mani del rettore Paolo Collini e di Maurizio Giangiulio, delegato del rettore per il Collegio di Merito.

Ci si è quindi avviati al termine con i saluti del rettore, il canto dell’inno degli universitari “Gaudeamus Igitur”, la proclamazione da parte del rettore e il lancio dei tocchi in aria sulle note dell’“Hallelujah” di Händel.


24/10/2016