Grandi vecchi e tecnologia

Lo sfaccettato rapporto analizzato da Fabio Casati del Dipartimento di Sociologia e Ricerca sociale dell’Università di Trento

Fabio Casati (professore del Dipartimento di Ingegneria e Scienza dell'Informazione, Università di Trento) ha pubblicato numerosi studi sul rapporto fra anziani e tecnologia e su come le tecnologie possono venire in aiuto a famiglie e operatori con persone affette da patologie gravi.

L’appuntamento dedicato al tema "Grandi vecchi e tecnologia" è il secondo di “Invecchiamento e qualità della vita. Ciclo di incontri sulla prossima grande sfida sociale”, iniziativa organizzata dal Dipartimento di Sociologia e Ricerca sociale dell’Università di Trento con il patrocinio dell’Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri della Provincia di Trento. Sono conferenze aperte a tutte le persone interessate.

Il ciclo ha preso il via il 14 novembre con un partecipato incontro sul tema dell’invecchiamento attivo che aveva visto intervenire Roberto Poli (Cattedra Unesco – Università di Trento) e Antonella Nazzi (Servizi sociali, Azienda per i Servizi sanitari "Alto Friuli", Regione autonoma Friuli Venezia Giulia"). In quella occasione Poli aveva illustrato finalità e programma dell’iniziativa, mentre Nazzi aveva portato alcune esperienze in tema di invecchiamento attivo e di gestione partecipata con anziani e famiglie protagonisti di varie attività (come festival musicale internazionale, mostre d’arte e readings, street art).

Fabio Casati ci propone uno sguardo sui temi del suo intervento:

"La tecnologia ha profondamente mutato tutti gli aspetti della nostra vita personale e professionale, e continua a farlo con un ritmo crescente. La maggior parte di questi cambiamenti ci aiuta a essere più efficienti, efficaci e flessibili. Ciò che non è ancora chiaro è se questo processo abbia contribuito ad accrescere la felicità umana, se abbia cioè migliorato la nostra qualità di vita o l’abbia invece resa più frenetica e stressante. Il quesito si fa ancora più complesso se analizziamo il rapporto benessere-tecnologia in connessione con il tema dell’invecchiamento.

Perseguire la felicità rappresenta un obiettivo degno a prescindere da altre considerazioni, e una condizione di felicità porta con sé un’ampia gamma di benefici 'collaterali': gli individui più felici sono più sani, più socievoli, più generosi, più collaborativi, e così via. Non sorprende quindi che la ricerca sulla felicità si sia intensificata negli ultimi anni, con un accrescimento delle discipline scientifiche, quali la psicologia positiva, che si occupano di come sia possibile perseguire una vita più appagante.

Questo discorso riguarda la tecnologia positiva, cioè la tecnologia che può contribuire direttamente alla nostra felicità durante l'avanzare dell'età. Inizierò il mio intervento presentando ciò che la scienza oggi considera come importanti indicatori di felicità e come tale felicità possa essere 'misurata'. Discuteremo poi di come la tecnologia possa influenzare tali condizioni e quali sono il potenziale e gli ingredienti chiave della tecnologia positiva come scienza".


13/12/2017