"Il Giardino dei Finzi-Contini" e San Martino di Castrozza

Nel romanzo di Bassani il riferimento a San Martino di Castrozza quale luogo in cui "gli ebrei non sono indesiderati".

Il giardino dei Finzi-Contini, film di Vittorio de Sica [ walter the farting dog author, creative commons ]

Per il Giorno della Memoria proponiamo qualche riga da Il giardino dei Finzi-Contini di Giorgio Bassani (1962). Lo facciamo perché vi è citato San Martino di Castrozza quale luogo in cui gli ebrei non sono “indesiderati”.

A dialogare sono l’io narrante del romanzo è Alberto, il fratello di Micòl, malato di tubercolosi.

«Penso che la montagna ti farebbe bene. Cosa ne dice tuo zio? Ti ha visitato?»
«Come no. Lo zio Giulio garantisce che non ho un accidente; e dev'essere vero, ti pare?, altrimenti una qualche cura me l'avrebbe pure ordinata... Anzi, secondo lo zio posso benissimo giocare a tennis quanto voglio. Che più? È di sicuro il caldo ad abbattermi così. Difatti non mangio niente, una sciocchezza addirittura».
«E allora, visto che si tratta del caldo, perché non vai una quindicina di giorni in montagna?»
«In montagna d'agosto? Per carità. E poi...» (qui sorrise), ... e poi, Juden sind dappertutto unerwünscht. Te ne sei scordato?»
«Storie. A San Martino di Castrozza per esempio no. A San Martino ci si può ancora andare, come del resto anche al Lido di Venezia, agli Alberoni... C'era sul Corriere della Sera la settimana scorsa».

Anche in Atomi di famiglia, capitolo “10 novembre 1938”, la moglie di Enrico Fermi annota:

«Per il nostro soggiorno estivo avevamo scelto per quell’anno San Martino di Castrozza, uno dei posti più incantevoli delle Dolomiti, situato in una conca sterminata, coperta di prati verdi smaglianti che si estendono a perdita d’occhio verso sud e sono protetti da un ampio arco di rocce maestose. Massicce alla base, queste si dividono verso l’alto in forme fantastiche, in torrioni, in guglie e in quelle pareti sottili, quasi senza spessore, che per essere caratteristiche del luogo vengon chiamate le Pale di San Martino».

Poco oltre continua:

«Eravamo ancora a San Martino il 2 settembre, quando la radio annunciò le prime leggi razziali riguardanti gli ebrei italiani».


23/01/2015