Il futuro delle nostre montagne

Un progetto di ricerca di MUSE e Università di Milano, sostenuto da ITAS Mutua, analizza cosa succede ai nostri ghiacciai e come stanno cambiando le vette e i fondovalle.

[ https://www.muse.it ]

In Trentino, le cime delle montagne sono tutte imbiancate grazie alle precipitazioni di questi giorni.

La neve modella il paesaggio invernale che ne guadagna in fascino, giova alla montagna, al suo equilibrio e ai suoi ecosistemi.

Ma sotto il manto nevoso, che copre tutto come una candida coperta, la montagna sta cambiando velocemente a causa dei cambiamenti climatici e le ricadute sono concrete.

Tra queste, ad esempio, la perdita di stabilità e la ricerca di un nuovo equilibrio per i versanti delle montagne, dovuta al ritiro progressivo dei ghiacciai che prima tenevano ben saldo il terreno.

Come cambieranno montagna e fondovalle nel futuro?

A questa domanda cerca di rispondere il MUSE che, assieme all’Università degli Studi di Milano, porta avanti un progetto di ricerca sui versanti rocciosi della Val Grosina per arrivare a descrivere l’evoluzione della montagna senza ghiacciai.

“La montagna – spiega il ricercatore glaciologo del MUSE Christian Casarotto – ci mostra il suo modo di adattarsi a un contesto climatico che sta rapidamente mutando, portando a modifiche di ecosistemi come quello glaciale e delle alte quote più in generale. La ricerca e lo studio di questi rapidi processi è necessaria per maturare la consapevolezza delle responsabilità che abbiamo. Perché gli artefici di questo cambiamento siamo noi”.

L’impegno del MUSE in questo ambito è stato condiviso appieno da ITAS Mutua, partner del museo concretamente attivo per la tutela dell’ambiente montano, che ha deciso di sostenere il progetto e contribuire, attraverso la polizza assicurativa ITASnow, al finanziamento della ricerca a tutela della montagna e dell’ambiente.

“Sono ormai molti anni che ITAS è partner del MUSE – spiega Alessandro Molinari, amministratore delegato e direttore generale ITAS – e progetti di questo tipo ci permettono di sottolineare ancora una volta la nostra sensibilità al tema della sostenibilità e dell’ambiente in generale come elemento imprescindibile del bene comune che, come Mutua, ci proponiamo di tutelare al meglio da più di 200 anni.”

 


13/11/2023