Imago animi - Volti dal passato

A Palazzo assessorile di Cles percorsi di storia umana attraverso interessanti ricostruzioni facciali dei nostri antenati e di personaggi storici

[ Imago animi - Volti dal passato, Comune di Cles]

Una mostra che si snoda in sei sezioni accomunate dal tema del volto, con alcune “finestre” di approfondimento su alcuni aspetti particolari o curiosi. 

Si sviluppa attorno al tema "Imago animi - Volti dal passato" la mostra a cura di Luca Bezzi, Nicola Carrara e Marcello Nebl fino al 24 giugno visitabile presso Palazzo Assessorile a Cles. L’evento espositivo è organizzato dal Comune di Cles in collaborazione con il Museo di Antropologia dell’Università degli Studi di Padova, istituzione ideatrice della mostra.

"I visi sono la relazione tra noi e il mondo: riconosciamo, veniamo riconosciuti, ci riconosciamo grazie ad essi - osservano i curatori -. I visi, molto spesso, dicono chi siamo, da dove veniamo e come stiamo. I visi sono come pagine di un libro, raccontano storie".

Oggi, grazie alle ricostruzioni facciali forensi di ultima generazione, è possibile riportare in vita i volti del passato con grande precisione e immediatezza. E proprio i visi sono i protagonisti e, al tempo stesso, il filo conduttore delle sei sezioni di "Imago animi", iniziando da "Guardiamo in faccia la diversità umana", un approfondimento sull'evoluzione umana, con l’obiettivo di fare il punto sullo stato attuale delle conoscenze sui numerosi ominidi scoperti finora nell’albero cespuglioso delle forme umane e pre-umane. Si possono ammirare i calchi dei principali ominidi fossili e le loro ricostruzioni facciali anche ad ologrammi digitali e realtà aumentata, in apposite postazioni multimediali interattive.

Si prosegue con "Una faccia, una razza? Non proprio", sezione dedicata al tema delle presunte “razze umane” e del razzismo, trattato dal punto di vista della storia del pensiero razzista e della posizione della scienza moderna sulla questione delle razze. Si potranno osservare dei famosi crani di Blumenbach e 24 riproduzioni digitali dei ritratti dei tipi umani di W. Hein del 1903, oltre a una suggestiva “stanza delle maschere di gesso”.

Si raggiungono quindi alcuni "Volti dal passato": la mummia originale di un sacerdote egizio di epoca tolemaica, il viso inaspettato del sommo poeta Francesco Petrarca, il volto ricostruito di Sant’Antonio e altre importanti figure. La quarta sezione propone invece "Una faccia, un destino?", un focus sulle pseudo scienze che hanno avuto il viso come oggetto di studio, sin dall’antichità, con attenzione alla fisiognomica, alla frenologia e all’espressione delle emozioni nella specie umana. 

Dall’evoluzione biologica a quella culturale, è questo il tema della sezione "Dalla faccia alla maschera: il viso simbolico", un excursus sugli aspetti che maggiormente distinguono l’uomo dagli altri animali. Vengono poi presentati i differenti significati e impieghi delle maschere nelle culture umane.

Il percorso si conclude con I volti dell’anima (Il viso nell’arte di sei artisti contemporanei)James Brown, Luigi Ontani, Ron Gorchov, David Aaron Angeli, Omar Galliani, Pietro Weber, grazie alla collaborazione di importanti gallerie d’arte trentine (Studio Arte Raffaelli, Cellar Contemporary, Galleria Il portale) presentano opere dedicate al viso.


26/03/2018