La Luna in mostra

Al Muse e alla Fondazione museo civico di Rovereto continuano le riflessioni e i festeggiamenti nel cinquantesimo dell'allunaggio

Charlie Brown e Linus riflettono davanti alla Luna [ Muse, Cosmo Cartoons]

Festeggiato da pochi giorni in tutto il mondo il cinquantesimo anniversario dall'allunaggio, proseguono sul territorio provinciale le iniziative che, con linguaggi ed approcci diversi, riflettono attorno al cambiamento di prospettiva che quest'evento ha introdotto nella storia dell'umanità.

Visto il successo registrato nei mesi scorsi, la Fondazione Museo Civico di Rovereto ha deciso in tal senso di prorogare fino al 25 agosto la mostra "La luna e poi?", dedicata alla conquista della Luna e all'esplorazione spaziale. Si tratta, ad oggi, della mostra con il maggior successo di pubblico nella storia del Museo: più di 11 mila visitatori dall’inaugurazione dell’8 dicembre fino a inizio luglio, con un’alta percentuale anche da fuori provincia. Molti gli studenti, oltre 3000, che hanno approfittato delle attività educative e che hanno potuto provare l’emozione delle postazioni di realtà virtuale, ma anche tanti appassionati della storia della Conquista dello Spazio e famiglie con ragazzi anche giovanissimi, che hanno scoperto le imprese di astronauti e cosmonauti grazie alla guida speciale di Geronimo Stilton. 

“Abbiamo scommesso su un tema che appassiona grandi e piccoli, esperti e semplici curiosi perché, come si vede anche in questi giorni in cui tutto il mondo celebra lo storico allunaggio del 1969, l’esplorazione dello spazio coinvolge davvero tutti”., commenta la direttora del Museo Alessandra Cattoi, “e Il merito del successo della mostra va anche attribuito alle tante iniziative che abbiamo organizzato: dalle conferenze scientifiche, agli incontri con gli astronauti, con gli esperti della NASA, con i protagonisti della ricerca spaziale. E’ stato molto impegnativo ma i risultati ci hanno dato ragione”. 

Al Muse di Trento, invece, proprio la sera dell'anniversario è stata inaugurata "Cosmo cartoons. L’esplorazione dell’universo tra scienza e cultura pop", un'esposizione con un carattere fortemente interattivo e multimediale. Il  fumetto, e più ampiamente la cultura popolare, creano un filo rosso narrativo nel percorso espositivo al fine di rispecchiare la varietà di materiali che sono stati prodotti sullo spazio, inserendo opere cinematografiche e disegni animati: dai film di Meliès di fine Ottocento a “Interstellar”, da “Star Trek” ad “Alien”, da “Spazio 1999” a “The Martian”, da “Capitan Harlock” a ”Il Pianeta Selvaggio”. Non mancano le illustrazioni, dai volumi di Verne e de Parville alle riviste statunitensi dove nacque ufficialmente la fantascienza, fino ai copertinisti di "Urania" (Caesar, Jacono, Karel Thole, Victor Togliani...) senza dimenticare la fantascienza per i più giovani, dal Corriere dei Piccoli a Topolino e gli importanti contribuiti dell’arte orientale.

Il ricco percorso espositivo si divide in sette settori. Si inizia con "Un piccolo passo", dedicato alla Luna, all'allunaggio del 1969 e a tutti gli allunaggi immaginati dalla fantascienza. Ad accogliere il visitatore ci sarà Snoopy, che accompagnerà in uuna stanza anni ‘60, luogo ideale per immergersi nella stampa e nei video del tempo. 

L’area successiva, "un lavoro di squadra", parlerà dei protagonisti dei viaggi spaziali: astronauti e scienziati. A guidare il visitatore è il comandante Spock di Star Trek, che porterà nella International Space Station. Si prosegue con "spazio 2.0", dedicato alle macchine: telescopi terrestri e telescopi orbitanti, razzi, astronavi, rover, introdotti dal simpatico robottino Eve. Dallo Shuttle alla Soyuz, da Rosetta e Philae a ExoMars, senza dimenticare Hubble e i satelliti che orbitano attorno al nostro pianeta, sulle pareti verranno presentate tutte quelle strumentazioni che hanno preceduto e sostenuto l'essere umano nell’esplorazione dello Spazio mostrandone l’evoluzione. 

In due grandi plastici verranno riprodotti il terreno lunare e quello marziano: il pubblico potrà far muovere due roversui due terreni diversi, sperimentando la differente reazione del terreno e della gravità e la differenza di ritardo nella comunicazione-reazione.

Si potrà quindi compiere un viaggio "a spasso tra i pianeti", per conoscere più da vicino il nostro sistema solare, guidati dalla colonna sonora del Voyager I, la prima sonda ad aver lasciato il sistema solare. L'esplorazione allarga poi lo sguardo verso le "colonie nello spazio", lasciando il terreno sicuro della Storia per avventurarsi nel mondo del futuribile: come si stanno immaginando le colonie marziane gli ingegneri della NASA e di SpaceX, e perché? Come le hanno immaginate gli autori di fantascienza?

Il viaggio s'inoltra poi a cercare la "vita su altri mondi", e ad accogliere i visitatori è la temibile regina del film Alien. La conclusione di Cosmo cartoons è affidata ai giochi con tema spaziale. Una sezione sia per i più piccoli, ma anche per il pubblico di tutte le età. Nel percorso si incontrano videogiochi, con pannelli per raccontare storia e curiosità dell’evoluzione dei videogiochi di fantascienza e delle postazioni di gioco, in cui è possibile riscoprire lo storico Space Invaders o provare i più recenti videogiochi sull’esplorazione spaziale come Kerbal Space Program e No man’s sky.

All’uscita, una fantastica immersione in un Tardis ricondurrà alla realtà quotidiana del pianeta Terra.


23/07/2019