La classe

La Grande Prosa del Centro Santa Chiara porta nella multiculturalità di un'aula scolastica di oggi

Le vicende di un gruppo di studenti e di un professore di storia disposto a tutto pur di educare i suoi ragazzi alla difficile sfida della società multiculturale: da giovedì 23 a domenica 26 gennaio (inizio alle ore 20.30, ad eccezione dello spettacolo domenicale previsto alle ore 16.00), il Teatro Sociale di Trento accoglierà il pubblico nell'atmosfera de “La classe”, testo di Vincenzo Manna.

Una città europea in crisi economica, un campo profughi, un istituto professionale. Al centro di tutto, una classe di sei ragazzi sospesi per violazioni disciplinari. Il microcosmo scolastico, esplosivo crogiolo di etnie, religioni e lingue, è segnato della vicinanza con un campo di accoglienza profughi soprannominato “lo zoo” per le tragiche condizioni di vita di chi vi si trova ad abitare.

Il mondo descritto da Vincenzo Manna in questo testo è duro e spoglio come solo le periferie delle grandi città sanno essere. Un mondo segnato da un profondo disagio sociale che trova il suo spazio naturale nei conflitti dell’adolescenza che si consumano tra i banchi di scuola. Partendo da un’indagine demoscopica su oltre 2000 adolescenti riguardo il loro rapporto con il “diverso”, Manna scrive una storia specchio delle tensioni che caratterizzano il nostro tempo. Il giovane professore di storia Albert, emigrato di terza generazione, è chiamato a tenere un corso di recupero per degli studenti sospesi per motivi disciplinari. I sei giovani protagonisti incarnano ognuno un differente tipo di “diversità” che ne costituisce parte fondante dell’identità, ma al tempo stesso ne determina l’esclusione dalla società.

A unirli sarà il miraggio di un premio da 70 mila euro per un concorso di ricerca europeo e lo studio comune di una delle pagine più buie della storia dell’umanità. Guidati dal professore, i ragazzi indagheranno le condizioni di vita di giovani e adolescenti vittime dell’Olocausto e scopriranno un misterioso dossier che testimonia le torture cui sono stati sottoposti i rifugiati, nuove vittime delle violenze del mondo.

“La classe” scava così nella storia moderna e contemporanea alla ricerca di un frammento di luce oltre gli abissi di ieri e di oggi. Uno spettacolo rabbioso che identifica nella memoria storica l’unica strada per agire consapevolmente nella società in cui viviamo, imparando a guardare oltre le barriere di nazionalità e cultura.

Lo spettacolo, diretto da Giuseppe Marini, con le scene di Alessandro Chiti, è interpretato da Claudio Casadio, Andrea Paolotti, Brenno Placido, Edoardo Frullini, Valentina Carli, Andrea Monno, Cecilia D’Amico e Giulia Paoletti. “La Classe” è una produzione di Accademia Perduta Romagna Teatri, Goldenart Production e Società per Attori.

«FOYER DELLA PROSA»

Proseguono gli appuntamenti con i FOYER DELLA PROSA, grazie alla rinnovata collaborazione tra il Centro Servizi Culturali S. Chiara e il Dipartimento di Lettere e Filosofia dell’Università di Trento. Gli incontri di approfondimento sulla rassegna, curati dai professori Claudia Demattè e Giorgio Ieranò, si terranno nella giornata di venerdì presso la Sala “Anna Proclemer” del Teatro Sociale di Trento e offriranno al pubblico la possibilità di confrontarsi direttamente con gli attori protagonisti. Per il quinto appuntamento della Stagione, venerdì 24 gennaio 2020, la sala “Anna Proclemer” del Teatro Sociale di Trento ospiterà l'incontro dedicato allo spettacolo. Il dibattito sarà coordinato dal prof. Michele Flaim, con la partecipazione della compagnia. L'incontro è aperto al pubblico – ingresso libero - e avrà inizio alle ore 17.30.

TATA A TEATRO

Anche durante la Stagione 2019/2020 gli abbonati potranno usufruire gratuitamente del servizio di baby sitting TATA A TEATRO, riservato ai genitori con figli di età compresa tra i 3 e i 10 anni. Per i non abbonati, invece, è previsto un costo di 5 euro a bambino. E' necessaria la prenotazione al numero verde 800013952 oppure allo 0461/213834. Il servizio è proposto dalla Cooperativa “Progetto 92”.

Si avvisa infine il gentile pubblico che da mercoledì 1 gennaio 2020 il Centro Servizi Culturali S. Chiara non offrirà più il servizio di ticketing per il parcheggio di Piazza Fiera Trento (P4).

(Fonte: ufficio comunicazione Centro Servizi culturali Santa Chiara)


22/01/2020