La settimana di incontri alla Libreria Arcadia

Gli echi del Salone internazionale del libro di Torino raggiungono gli spazi della libreria roveretana 

Mentre a Torino sarà in corso di svolgimento il Salone internazionale del libro, in programma dal 10 al  14 maggio sul tema “Un giorno tutto questo”, Arcadia propone un denso calendario composto da sette incontri. Si parte sabato 12 alle 9 con Riccardo Falcinelli, l’apprezzato grafico editoriale italiano che presenta "Cromorama" : una storia dei colori, del loro uso nell'arte e nella pubblicità, della loro valenza simbolica e dei loro effetti.

Perché le matite gialle vendono più delle altre? Perché Flaubert veste di blu Emma Bovary? Perché nei dipinti di Mondrian il verde non c’è mai? E perché invece Hitchcock lo usa in abbondanza?

“Riccardo Falcinellib – spiega il direttore di Arcadia Giorgio Gizzi - è uno dei più apprezzati visual designer italiani ed ha ideato e progettato libri e collane per molti editori: dalla Einaudi Stile Libero alla Minimum Fax. Il suo libro parla del colore, del suo uso, della sua percezione nel tempo. Come lo stesso autore suggerisce, “non è un saggio storico, ma un racconto in cui alcuni fatti storici circoscritti sono usati come un liquido di contrasto per far emergere le tipicità del mondo contemporaneo.” La storia del nostro sguardo moderno, insomma.
Falcinelli mette insieme opere d’arte, frutti, oggetti di uso comune e li unisce con interessanti disamine storiche e altrettanti aneddoti, che fanno di Cromorama un racconto «bellissimo, particolare ed estremamente piacevole. Il lettore scoprirà che nell’antica Roma i mantelli dei più alti magistrati, e dello stesso imperatore, erano di color porpora perché era un pigmento costosissimo che si ricavava da alcuni molluschi dell’oceano dopo lo stretto di Gibilterra, davanti alle coste del Marocco; scoprirà come mai madame Bovary era circondata dal blu, perché la Madonna storicamente indossa proprio quell’abito azzurro o perché le matite sono verniciate con l’ormai canonico smalto giallo”.

Si prosegue lunedì 14 con Antoine Volodine, fra i maggiori scrittori francesi contemporanei, autore di una quarantina di opere firmate usando gli pseudonimi più vari ( ed anche Volodine è uno pseudonimo ), ospite d'onore a Torino, presenta se stesso e la sua opera fin qui pubblicata in Italia.

Martedì 15, celebriamo il più importante romanzo scritto da Haroldo Conti, uno scrittore argentino desaparecido che pagò con la sua vita il prezzo più alto alla dittatura di Videla, avvalendoci della competenza di Marino Magliani che ha tradotto il suo "Sudeste".

Mercoledì 16, avremo nostro ospite il formidabile poeta e scrittore bosniaco Faruk Šehić, che ha difeso la sua Sarajevo dall'assedio, autore di un libro importante come "Il mio fiume" , capace di vincere in patria il Premio Selimovic ed il Premio Unione Europea.

Giovedì 17, la neuropsichiatra infantile e psicoterapeuta Lucilla Rebecca presenta "Reverie e trasformazione tra mente e bambino": un lavoro che attraverso l'osservazione partecipe valorizza l'esperienza emotiva come condizione per le trasformazioni del pensiero.

Venerdì 18, grazie alla collaborazione con OBC, la reporter Simona Silvestri con "Il Paese che non c'è" ci parlerà della Bosnia Erzegovina di oggi, tra diritti negati e transizione: perché un Festival, si sa, è fatto anche di riflessione.

Sabato 19, gran finale con l'ultimo lavoro di Luciana Castellina "Amori comunisti" nel quale l'autrice racconterà un aspetto poco conosciuto delle vite non pubbliche dei comunisti: quello sentimentale. Si tratta di amori incredibili che hanno percorso la seconda metà del secolo scorso, i cui protagonisti sono accomunati dal fatto di essere stati osservati e spiati, in un clima di grande difficoltà e pericolo.


09/05/2018