"Mistero dei monti - MontagnaCittà"

A Palazzo Lodron Bertelli, Caderzone Terme, la mostra Dalla Sarca ai Navigli di Leonardo 

[ Festival Mistero dei Monti]

La cultura in quota, a Madonna di Campiglio dall’1 al 24 agosto 2015, in un programma che racconta il rapporto tra città e montagna. Il «Mistero dei monti» prosegue il sentiero di conoscenza volgendosi alla montagna con uno sguardo aperto a più ampi orizzonti. Tra gli ospiti Stefano Rodotà e Giovanna Botteri in un calendario di incontri che è stato illustrato a Trento nell’ambito della piattaforma “Cultura Informa” dal presidente del Apt Madonna di Campiglio-Pinzolo-Val Rendena, Marco Masè, e da Roberta Bonazza che assieme a Giacomo Bonazza, ha curato il progetto.

Sabato 1 agosto ore 18 Palazzo Lodron Bertelli, Caderzone Terme, l'inaugurazione avverrà con la mostra Dalla Sarca ai Navigli di Leonardo con i fotografi Maurizio Gabbana e Carlo Corradi.  A dialogare, in uno scambio tra montagna e città, la Sarca, raccontata attraverso un documentario che la segue e ne racconta le storie (aperta dall' 1 al 17 agosto, tutti i giorni, ingresso libero, 16 - 19 / 20 - 22)

Ci siamo fatti dare qualche anticipazione in proposito da Carlo Corradi:

"Si è parlato molto di navigli a Milano in occasione di Expo - racconta Corradi -. In questo contesto, volevamo proporre un lavoro che riflettesse sulle origini dei navigli e sul perché l’acqua sia così importante per Milano. Per questo ci siamo focalizzati sui corsi d’acqua che esistevano prima dei navigli, sullo sfruttamento dell’energia e della risorsa acqua. 

Leonardo ha lasciato molte osservazioni in particolare su Ticino e Adda, studiando i movimenti dell’acqua e i modi di incanalare questa risorsa. Chiamato dagli Sforza a Milano agli inizi del Cinquecento, si presenta innanzitutto per le sue competenze di ingegnere.

Il nostro approccio vuole muoversi nei luoghi in cui il genio ha operato e riprendere quello che secondo noi poteva aver visto e suscitato il suo interesse. Le immagini si riferiscono a scorci del fiume Adda nei pressi della diga di Trezzo (zona di origine del Naviglio Martesana), del fiume Ticino presso la Diga del Panperduto a Somma Lombardo (zona di origine del canale Villoresi) e del Naviglio Grande presso Milano. Sono immagini riprese negli stessi luoghi frequentati da Leonardo durante le osservazioni e le ricerche sull'ottimizzazione dei corsi d'acqua e dei Navigli di Milano.

L'artista-ingegnere ha utilizzato il corso del Ticino per realizzare un sistema di chiuse e conche per migliorare la navigazione, non dimentichiamo che esisteva la priorità di trasportare le 'famose' pietre per la costruzione del duomo di Milano. Si trattava comunque prevalentemente dell’utilizzo dell’acqua quale risorsa economica per gli Sforza, che vendevano il servizio a chi coltivava i campi.

Le immagini fotografiche, realizzate con tempi di esposizione rapidissimi cristallizzano il movimento dell'acqua e suggeriscono una situazione di sospensione e di equilibrio fra l'acqua e le strutture artificiali. Mi sono concentrato sugli aspetti legati al moto dei fluidi: acque vorticose, spumeggianti, in prossimità dei punti in cui si situa la diramazione dei navigli. Nelle inquadrature ho incluso una piccola area che dia evidenza dell’opera dell’uomo. Grandi masse di acque preponderanti, dunque, e piccole zone con la presenza umana. Ho approfondito elementi tecnici quali balaustre, frangiflutti, curve che servono all’acqua per defluire regolarmente. Nelle fotografie prevale uno sguardo tecnico, non contemplativo, che rimanda alla natura scientifica delle osservazioni di Leonardo ad al suo interesse al contenimento ed allo sfruttamento dell'energia naturale.

La mostra si compone di immagini di grande formato, tutte a colori, che dialogano con il prevalente bianco e nero degli scatti di Maurizio Gabbana. Si inizia con una vista del paesaggio dell'Adda che si riferisce al lavoro artistico di Leonardo : riecheggia, infatti, il paesaggio della Vergine delle Rocce e della Gioconda. All'orizzonte sono visibili alcuni tralicci elettrici che da un lato rimandano al mondo contemporaneo e dall'altro portano l'attenzione sul tema dello sfruttamento e della gestione delle risorsa acqua. La conclusione del viaggio avviene su una vista del Naviglio Grande all'interno di Milano. Una lunga file di palazzi sullo sfondo ci riporta al tempo presente e testimonia il contrasto e la difficile convivenza fra le opere del passato e le esigenze della modernità - conclude il fotografo".

per approfondimenti:

www.carlocorradi.it

redazione

29/07/2015