Natura e cultura: Arte Sella 2015

Da evento culturale, Arte Sella si è trasformata in presidio permanente, in attività viva tutti i giorni dell'anno, tra danza, musica, filosofia 

Arte Sella: un nome che non bisogno di presentazione, non solo in Trentino o in Italia ma anche in ambito internazionale. Un efficace incontro tra natura e cultura, in cui ogni persona trova la sua dimensione. Bambini e adulti, escursionisti, appassionati d’arte e natura, contemplativi: con ognuno Arte Sella instaura un dialogo alla pari, e senza bisogno di intermediari.

Il 21 maggio, nel contesto di Cultura Informa, è stato presentato non solo il programma 2015, ma anche la visione di Arte Sella. Presenti all’incontro Stefano Ravelli – presidente dell’Apt Valsugana, Giacomo Bianchi – presidente di Arte Sella -, Emanuele Montibeller – direttore artistico, Ugo Morelli, professore di Psicologia del lavoro e dell'organizzazione e di Psicologia della creatività e dell'innovazione.

Bianchi ha esordito sottolineando l’aspetto della condivisione del programma, “lo sguardo laterale, alto, che arriva dall’esterno e ci permette di crescere sempre più. Il network si amplierà e diventerà una piattaforma fondamentale – prosegue -.  Da evento culturale, Arte Sella si è trasformata in presidio permanente, in attività viva tutti i giorni dell'anno: Danza, musica, filosofia, costituiscono il substrato continuo che permette agli eventi di essere generati. Anche Fucina Sella, prossima a compiere dieci anni, è nata come progetto. Ora i colori ‘giallo’, ‘verde’, ‘rosso’, ‘bianco’ la connotano invece come presenza diffusa, in sintonia con lo scorrere delle stagioni. Al suo interno, sono due i filoni narrativi principali di quest’anno: lo studio dei canoni dell'arte della Fuga di Bach e la musica di Schubert”.

Montibeller, ha ricordato l’avvicinarsi del trentesimo “di una realtà che ha saputo ritagliarsi uno spazio ed essere momento identificativo, frutto di tante alleanze e luoghi diversi da Arte Sella. Se Arte Sella ha valore – aggiunge – è perché è un luogo che gli artisti sentono come proprio”. Ha menzionato l’inaugurazione della stagione a Villa Panza, Varese, in occasione di Expo e in collaborazione con il Fai, per cui l’artista inglese Peter Randall-Pagesarà protagonista del terzo atto del progetto Art in Nature.

Si guarda, inoltre, alla collaborazione per il giubileo dei 400 anni dalla fondazione di Gotheborg (2021), si ricorda l’oasi WWF di Valtrigona, nel comune di Telve, l’unica nell'arco alpino, il rapporto con Bassano attraverso varie iniziative, la costruzione del nuovo teatro vegetale che sarà pronto entro il 2018.

Martinelli fa notare che nonostante la contrazione delle risorse, le proposte culturali di Arte Sella mantengono un profilo qualitativo e quantitativo elevato. Parla di “reattività del sistema culturale, di dinamismo e trasformazione” facendo riferimento a Zygmun Bauman e alla differenza da lui introdotta tra 'fama' e 'notorietà', tra duraturo e transitorio. “Arte Sella nel tempo è riuscita senz’altro a conquistarsi una fama – aggiunge”.  

Morelli ha posto invece l’attenzione sulla necessità di “guardare i luoghi dal mondo e non viceversa. L’orientamento di Arte Sella è riconoscere che la cultura non è dietro le nostre spalle ma, prospettando il futuro, è condizione di emancipazione delle nostre menti, motore di sviluppo di un processo di civilizzazione., perché umani non si nasce si diventa. In questa prospettiva di civilizzazione, abbiamo realizzato quest'anno con il master 'Unesco. World natural heritage management' un ciclo di incontri che indaga la natura del pensiero, la struttura metaforica che richiama la connessione tra la natura e la capacità di noi essere umani di considerarci parte del tutto. Al centro ci sarà il tema del dono, una fenomenologia impossibile per noi umani, perché al dono consegue il  bisogno di ricambiare. Lo scambio neutralizza il valore del dono. Rifletteremo sulla capacità di accogliere il valore della consegna il senso del dono- conclude". 

redazione

25/05/2015